I Democratici Riformisti si rivolgono al sindaco Accorinti chiedendo di avviare la revisione dell’impianto antincendio del Tribunale per evitare, in futuro, danni maggiori. Focus anche sul secondo palagiustizia
“L’impianto antincendio di Palazzo Piacentini manifesta carenze strutturali come la mancanza dei sensori rilevatori di fumo o del semplice pulsante per l’attivazione manuale dell’allarme”. La denuncia arriva dai consiglieri comunali del gruppo Democratici Riformisti, dopo che ieri, presso i locali della Corte d’Appello, si è sviluppato un principio di incendio dovuto ad infiltrazioni di acqua, così come accertato dai vigili del fuoco.
Di conseguenza, i consiglieri Interdonato, Abbate, Amata, Carreri, La Paglia e Sorrenti interrogano il sindaco Accorinti “per sapere se sia sua intenzione avviare immediatamente la revisione totale dell’impianto antincendio del Palazzo di Giustizia onde evitare che, in futuro, un altro episodio come quello descritto possa causare danni non solo a cose ma anche agli avventori del Palazzo”.
L’occasione è buona per rispolverare, per l’ennesima volta, la vicenda legata alla realizzazione del secondo palagiustizia. “Anche nel 2014 – scrivono i Dr – come ormai consuetudine da quasi vent’anni, si è assistito allo sperpero di denaro pubblico per un importo di 1 milione 871mila euro destinato alla locazione dei locali necessaria garantire le esigenze del sistema giustizia”.
I Dr chiedono al sindaco “se sia ancora sua intenzione perseguire l’idea della realizzazione del Palagiustizia Satellite in una delle aree militari, peraltro non ancora identificata ed assegnata da parte del Ministero della Difesa, o se, viceversa, voglia sposare la concreta soluzione indicata dal Consiglio Comunale e procedere alla immediata realizzazione del Palagiustizia Satellite presso la struttura dell’ormai ex Casa dello Studente”.
Su questo aspetto, però, il sindaco ha già risposto (vedi articolo a parte), specificando che l'amministrazione comunale sta ancora perseguendo l'ipotesi area militare, che sarà verificata dalla ministra Roberta Pinotti, al suo arrivo in città.