Per la senatrice messinese le dichiarazioni sono frutto di una "cultura maschilista e omofoba"
Non è piaciuta l’ultima uscita di Ignazio La Russa che ha parlato di sui gay alla senatrice messinese Dafne Musolino. “Dovrebbe sapere che certe affermazioni danneggiano migliaia e migliaia di cittadini che, ogni giorno in Italia, vengono ancora denigrati e discriminati per il loro orientamento sessuale”, lo apostrofa la rappresentante del movimento Sud Chiama Nord.
“Pertanto non c’è nulla di simpatico o di leggero nel dire che un figlio omossessuale provocherebbe in lui un certo disagio. C’è, semmai, una cultura maschilista e omofoba da cui la seconda carica dello Stato non riesce proprio ad affrancarsi. Purtroppo non è la prima volta che il Presidente La Russa si lascia andare a esternazioni che poco si addicono al suo ruolo istituzionale. Ma questa volta si è davvero passato il limite. E’ inaccettabile che dalle istituzioni arrivino messaggi di questo tipo”, conclude la vice presidente del Gruppo per le Autonomie.
E cosa ha detto di così grave ?Ma cerchiamo di finirla di mettere al “rogo” ogni parola spontanea che viene detta ….ha detto che si sentirebbe a disagio, e vorrei proprio vedere se non lo sentirebbe pure lei ,se suo figlio gli dicesse la stessa cosa ……io vi vorrei proprio vedere ,se realmente siete i paladini dei diritti LGBT o se “cavalcate l’onda” del momento …senza ombra di dubbio bisogna rispettare i diritti di tutti, e allora cerchiamo pure di rispettare le esternazioni spontanee di chi la pensa diversamente ,senza farle passare necessariamente per discriminazioni,omofobia,sessismo e quant’altro, soltanto per fare eco mediatico sbagliato, infatti, vedi il caso Sanremo sul bacio tra due uomini ….non deve scandalizzare ,e poi quando viene fatto in prima serata subito denunce per oscenità …… vorrei fare notare cosa manca in entrambi i casi …..la spontaneità di essere se stessi senza necessariamente” gridare”, in un caso ,alla cultura maschilista omofoba ,e nell’ altro all’offesa alla decenza !!!!
Roba da matti. Ma vada a lavorare…
La dichiarazione del Presidente può certamente assumere la sua importanza specie in funzione del ruolo rivestito. Anche se proprio per il soggetto in sé stesso non è forse il caso di fare un caso parlamentare. Ognuno tra l’altro è libero di fare, pensare e dire senza che questo leda i diritti altrui. La senatrice però dovrebbe essere altrettanto attiva e attenta a portare in aula le problematiche del territorio che l’ha eletta al senato.
Parla lei… Ma che ha fatto per il Comune di Messina?