Docsity.com, uno tra i primi portali web didattici dello stivale, ha analizzato l'approccio degli studenti italiani all'apprendimento telematico, basando la propria analisi su materie ricercate, numero di alunni che utilizza ausili elettronici e fasce orarie interessate dal lavoro dei giovani
Gli studenti sono sempre più degli "animali civili" complessi da capire. Alcuni svolgono i loro compiti ad orari improbabili, con mezzi assurdi e con dinamiche curiose. Studiare lo studente, quindi, è un lavoro decisamente arduo. L'universo didattico diventa quindi una giungla dove cercare i dati ed assemblarli per creare delle statistiche è un salto nel buio.
Docsity.com, sito italiano dove è possibile reperire materiale propedeutico all'apprendimento di molteplici discipline (universitarie e scolastiche) volendo addentrarsi nella "giovane fauna" ha puntato l'occhio della lente d'ingrandimento su un binomio interessante: gli studenti e la tecnologia. Sono tantissimi infatti gli alunni che hanno ormai abbandonato, in parte o totalmente, l'ausilio cartaceo per basarsi sull'apparato elettronico. Secondo una stima iniziale, infatti, sono stati presi in esame dallo studio 410.000 alunni italiani ed il 56% di loro che utilizza la tecnologia è rappresentato dalle donne.
La Sicilia si stanzia in classifica al quarto posto con 31198 elementi che utilizzano la tecnologia per studiare, mentre vince il titolo assoluto la Lombardia (con 70687) ed il premio più negativo la Basilicata (con 1000). Dall'analisi è stata scandagliata anche la ricerca sul web degli appunti da parte dei giovani. Docsity.com ha organizzato le scoperte secondo una piramide dove, partendo dal gradino più basso, si evidenziano le materie più ricercate: diritto è lo scoglio maggiore (a discapito della rinomata matematica) e a seguire nel grafico si trovano storia, economia, psicologia, legge e sociologia.
E' stata anche studiata la fascia oraria in cui i ragazzi preferiscono aprire i propri libri (o tablet o pc, a questo punto) per imparare: in assoluto, da oltre 30.000 soggetti, vengono preferite le 17, per poi venire considerate a ruota 11, 15, 16 e 18. La tranche più odiata è invece quella del primo mattino e quella della prima serata, in pochi infatti decidono di mettersi a lavoro alle 9 o alle 20.
Claudio Panebianco