L’associazione si dice aperta al confronto e a valutare ogni scenario possibile ma attacca chi non vuole l’accorpamento solo per non perdere spazi da occupare
“Ci sentiamo estranei alle faide alimentate attorno al destino della Camera di Commercio”. Anche Confesercenti interviene sul dibattito in corso e invita ad abbassare i toni. “Pur essendo una delle più forti Associazioni datoriali della provincia di Messina – si legge in una nota – non abbiamo mai fatto parte del gruppo di comando che negli ultimi decenni ha fatto il bello e il brutto tempo dentro la Camera di Commercio”.
Confesercenti chiede di “fare qualche passo indietro a quelle Associazioni e ai soggetti che hanno fatto scempio dell’ente camerale, indebitandolo, privandolo di ruolo e usandolo a fini di parte. Nella fase di rinnovo del Consiglio camerale, ci siamo apparentati con quanti intendevano aprire una fase di rinnovamento e trasparenza. Chi pensava, o ancora pensa, che Confesercenti possa svendere questa sua posizione sulla base di promesse su futuri incarichi e spartizioni di poltrone non ci conosce”.
L’associazione si dice “impegnata a partecipare responsabilmente al confronto, a valutare ogni scenario possibile e a dare il proprio contributo in una logica costruttiva che, indipendentemente dall'accorpamento o meno con altre realtà, porti ad un sistema camerale che, anziché autosostenersi, riesca a promuovere ed assistere le imprese messinesi sui mercati”.
Una posizione che sembra neutrale ma che in realtà pende più dalla parte dell’unione con altre realtà. “Chi non vuole l'accorpamento della Camera di Commercio solo per non perdere spazi e poltrone da occupare – conclude Confesercenti – non fa il bene della città e delle imprese messinesi ma si presta semplicemente a vecchie e superate logiche di potere”.