Continua la protesta dei lavoratori diretti e dell’indotto, mentre i sindacati si chiedono il perché dell’assenza del progetto che potrebbe scongiurare la chiusura del sito.
Dall’alba di questa mattina i lavoratori della centrale termoelettrica Edipower e quelli delle aziende dell’indotto si sono uniti per protestare nuovamente ai cancelli dell’impianto.
Per Filctem-Cgil Flaei-Cisl Uiltec-Uil l’azienda conferma la prossima chiusura del sito; una salvezza c’è e consiste nella riconversione, ma il progetto non viene ancora presentato nel dettaglio nemmeno ai sindacati.
“Le istituzioni – affermano i sindacati – anziché pretendere finalmente da Edipower chiarezza sulla salvaguardia dell’impianto, esercitando così il loro ruolo di mediazione, si limitano ad attendere la presentazione del progetto facendo intendere che non andranno oltre la semplice verifica dello stesso”.
“Una pericolosa situazione di impasse e confusione – denunciano i sindacati – che si consuma però in un territorio che ancora attende gli interventi di bonifica ambientale, e dove lavoratori e cittadinanza vengono abbandonati agli effetti di una vergognosa e strumentale propaganda che tende addirittura a confondere un impianto a CSS con un inceneritore alimentando inopportune paure e contrapposizioni”.
La protesta sembra quindi destinata a proseguire e ad acuirsi.
Sono dichiarazioni di questo genere che contribuiscono a fare confusione, prima di tutto bisognerebbe quanto meno documentarsi su cosa è il CSS.
Il CSS si ottiene dai rifiuti indifferenziati togliendo quei rifiuti che non possono bruciare (umido e inerti). Tutto ciò che rimane (vale a dire plastica, gomme sintetiche, carta, fibre tessili, pneumatici e tutto ciò che tra i rifiuti dei cassonetti può bruciare, a cui bisogna inoltre aggiungere certi rifiuti di origine industriale) viene triturato e prende il nome di CSS.
Già da diversi anni il CSS (che corrisponde all’ex CDR- Combustibile da rifiuti) viene bruciato negli INCENERITORI.
Tra l’altro incenerire i rifiuti tali e quali ed il CSS non cambia affatto l’impatto ambientale.
Sono dichiarazioni di questo genere che contribuiscono a fare confusione, prima di tutto bisognerebbe quanto meno documentarsi su cosa è il CSS.
Il CSS si ottiene dai rifiuti indifferenziati togliendo quei rifiuti che non possono bruciare (umido e inerti). Tutto ciò che rimane (vale a dire plastica, gomme sintetiche, carta, fibre tessili, pneumatici e tutto ciò che tra i rifiuti dei cassonetti può bruciare, a cui bisogna inoltre aggiungere certi rifiuti di origine industriale) viene triturato e prende il nome di CSS.
Già da diversi anni il CSS (che corrisponde all’ex CDR- Combustibile da rifiuti) viene bruciato negli INCENERITORI.
Tra l’altro incenerire i rifiuti tali e quali ed il CSS non cambia affatto l’impatto ambientale.