Ponte sullo Stretto, Wwf: "Costi sociali e ambientali elevatissimi, progetto fallimentare"

Ponte sullo Stretto, Wwf: “Costi sociali e ambientali elevatissimi, progetto fallimentare”

Redazione

Ponte sullo Stretto, Wwf: “Costi sociali e ambientali elevatissimi, progetto fallimentare”

venerdì 17 Marzo 2023 - 08:44

"Coloro che ogni giorno si muovono tra le due sponde non sono più di 4.500 persone e il 76,2% degli spostamenti dei passeggeri è locale e senza auto al seguito. Ciò comporta che la realizzazione di un’opera così costosa sia in fase di cantiere che a regime sia interamente a carico della finanza pubblica"

“E’ fallimentare puntare su un’opera dagli elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali ed economico -finanziari, come il ponte sullo Stretto di Messina”. Lo sostiene il Wwf. “Il  Governo Meloni – si legge in una nota – ritiene che la strada sia spianata ma il General contractor Eurolink (capeggiato da Webuild) che ha progettato il ponte sospeso ad unica campata e doppio impalcato stradale e ferroviario, che si vuole rilanciare,  non ha mai prodotto gli approfondimenti tecnici ed economico- finanziari sul progetto definitivo redatto nel 2010 dell’opera, richiesti a suo tempo dal Governo Monti nel 2013, né il progetto ha mai superato la fase conclusiva di valutazione di impatto ambientale”.

Il WWF ricorda anche che “a fronte dall’oneroso costo prudenziale dell’opera di 8,5 miliardi di euro, stima del 2010, il project financing è stato escluso nel 2021 dal gruppo di lavoro nominato dall’allora ministro alle infrastrutture Giovannini perché appare evidente che la brevità del percorso di attraversamento e delle relative opere connesse non consente di prevedere un numero di pedaggi a carico degli utenti in grado di consentire un’operazione di project financing: d’altra parte coloro che ogni giorno si muovono tra le due sponde non sono più di 4.500 persone e il 76,2% degli spostamenti dei passeggeri è locale e senza auto al seguito. Il che comporta che la realizzazione di un’opera così costosa sia in fase di cantiere che a regime sia interamente a carico della finanza pubblica”.

Ed ancora: “Dal punto di vista ambientale tutta l’area dello Stretto di Messina è sostanzialmente ricompresa in due importantissime Zone di Protezione speciale – Zps  (sul lato calabrese la Zps della Costa Viola e su quello siciliano  dalla ZPS dei Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antenna a Mare e area marina dello Stretto) e da un sistema di ben 11 Zsc (Zone speciali di conservazione), ai sensi della Direttiva comunitaria habitat, che tutelano un ambiente unico che va dalla fragile costa calabrese, alla importante zona umida della Laguna di Capo Peloro, al prezioso ecosistema botanico dei Monti Peloritani. La Commissione Via del Ministero diede nel 2013 un parere negativo di valutazione di incidenza sul progetto definitivo del ponte ad unica campata del 2010 proprio a tutela dello Stretto di Messina, importantissimo luogo di transito per l’avifauna e per i mammiferi marini, si concentra una delle più alte concentrazioni di biodiversità al mondo”.

7 commenti

  1. Pienamente d’accordo. Opera che poi i contribuenti dovranno scontare nei decenni a venire. Se poi l’illustre Ministro Salvini se ne farà carico personalmente, ben venga dal punto di vista economico.

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  2. Venerdì 17 2023: a distanza di 115 anni la città di Messina distrutta nuovamente.

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  3. Non facciamo i guastafeste…..il territorio è già rovinato di suo….la flora e la fauna se potessero si estinguerebbero per come ne abbiamo la non cura ….la tutela dello Stretto di Messina iniziamola dei fondali che nessuno pulisce nonostante il report sul gravissimo stato in cui giacciono…….. è inutile predicare bene quando si razzola male …… è inutile pensare allo stato delle cose dopo, se non si pensa al prima !!!!!!

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  4. … Ma non vedete l’inquinamento prodotto dalle centinaia di corse giornaliere prodotte dai traghetti … !!! … Quando i sinistri sono ottusi cercano tutte le scuse per non accettare il progresso ed i cambiamenti che potrebbe portare il “ponte”. E comunque ci sono centinaia di motivi che sarebbe inutile spiegare a chi non vuole aprire gli orizzonti.

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  5. Messina col ponte verrebbe bypassata.quale vantaggi potrebbe avere la città? Qualcuno potrebbe dettagliare cosa ci guadagna Messina col ponte. Turisti? Posti di lavoro? Credo che prima di provocare una scempio sia doveroso considerare attentamente tutti i pro e i contro e soprattutto avviare un dibattito nella città con argomenti reali non ideologici.

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  6. Prevedono ‘solo’ trent’anni di lavoro di una cosa inutile, ne vale la pena?

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  7. Alfredo Di Santo 25 Marzo 2023 23:04

    Sono per il Ponte al 100%. Tutti a denigrare questa opera. Elencano solo svantaggi molti dei quali inesistenti. Ma nessuno dice o capisce che svolta avrebbe la Sicilia tutta. A cominciare dal turismo. Qualcuno diceva che Messina sarebbe trascurata dal passaggio dell’autostrada. E queste migliaia di turisti dove alloggerebbero? E a parte la velocità di transito di tutto, treni, auto, tir e quant’altro non credete che a qual punto, non sarebbe allettante per le mega navi di trasporto merci di approdare in Sicilia magari con una struttura analoga a quelle di Genova o Trieste risparmiando giorni di navigazione?? Riflettete siciliani e Messinesi su questo.

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