Le finalità dell'evento coniugano sapientemente cultura e promozione turistica. Presenti all'evento nel magnifico scenario del Castello di Spadafora la sovrintendente dott.ssa Tosi Siragusa e i sindaci di Spadafora, Montalbano e Vilafranca.
Il 3 marzo presso il Castello di Spadafora – appartenente al demanio culturale regionale e gestito dal Comune di Spadafora in interazione con UO “Gestione del Demanio Culturale” della Soprintendenza di Messina, diretta dalla dott.ssa Tommasa Siragusa – si è svolta la prima presentazione del progetto “E adesso parlo io – Confessioni di artiste e eroine… sogno o realtà al Castello di Montalbano” con finalità promozionale dell’iniziativa stessa.
Dopo i saluti del Soprintendente, arch. Rocco G. Scimone, che ha accennato al progetto del quale è RUP, con il supporto dell’arch. Santino Campolo, e dei sindaci di Spadafora, di Montalbano e Villafranca, all’uopo intervenuti, la dr.ssa Siragusa ha richiamato l’attenzione sull’esposizione, presente al piano terra del Castello, degli altari di San Giuseppe ad opera delle locali associazioni, con supervisione della Soprintendenza, del Comune di Spadafora e della Pro-loco, ha poi introdotto la presentazione della poetessa Clemenza Parmeggiani Bertuccini, curata dal Prof. Giuseppe Ramires, che ha proceduto alla lettura di tre toccanti componimenti poetici dell’autrice stessa. Ha fatto poi seguito una articolata e appassionata presentazione del progetto – ad opera della stessa dr.ssa Siragusa – curato dalla stessa dirigente, per conto della Soprintendenza, e unico ammesso a finanziamento da parte del Dipartimento BBCC e Identità Siciliana. Trattasi, si è detto, di una rilettura di figure artistiche e personaggi femminili, storicamente esistiti o creati per artifizio, attraverso la quale ogni protagonista prende vita e parola, svelando, ricomponendola, la propria identità.
Le confessioni, una sorta di liberatoria auto-analisi, alternano toni sommessi a sferzante umorismo – reso con spirito pungente e espressioni spietate e ogni artista e eroina si rivolge agli spettatori con interrogativi e chiede al pubblico di farla rivivere, contribuendo a tenerne vivo il ricordo. La dott.ssa T. Siragusa, autrice del testo teatrale, ha ancora messo in evidenza come le artiste prescelte in sei campi artistici siano tutte non più viventi e altamente rappresentative e come in particolare Virginia Woolf, la cui immagine è stata riportata in locandina, sia l’archetipo dell’iniziativa stessa.
Fra le nove eroine, sei sono tali in senso stretto e tre, Rossella O’Hara, Madame Butterfly e Emma Bovary, costituiscono pur sempre figure comunemente riconosciute come esemplari. La dott.ssa Siragusa, ha, ancora, comunicato che la serata di presentazione, che sarà replicata con varianti a Badiazza e Castello Bauso (Villafranca), è stata concepita per testare la futura rappresentazione teatrale del 28 Giugno, che si svolgerà a mezzo scenografie minimaliste e costumi curati minuziosamente. La dirigente, infine, ha evidenziato, citando illustri casistiche, come autorevoli studi recenti, imperniati sugli ambiti professionali, ma estensibili all’universo della creatività e al campo scientifico, abbiano rivelato che, per vizio antico, il furto di firma e l’appropriazione indebita della fatica femminile, siano stati ad oggi molto diffusi. La parola è poi passata al professore Giuseppe Ramires, che ha tenuto una “lectio magistralis” sul mito, intrattenendo i presenti con innegabile maestria e competenza.
Finale esplosivo con lettura drammatizzata di sette (dei quindici) testi, ad opera delle attrici, di eccezionale bravura, Elisa Franco e Martina Minissale, che unitamente ad una terza, si alterneranno nei quindici ruoli teatrali e con la partecipazione della stessa dott.ssa Siragusa (nel ruolo di Emma Bovary, in azzurro) della prof.ssa Gabriella Bertuccini (nel ruolo di Artemisia Gentileschi) e di Sally Gerald (nel ruolo di Josephine Baker, alla quale era straordinariamente somigliante). Tutte erano in costume. Era presente Gaetano Lembo, noto attore e regista romano-catanese, che curerà anche la regia dello spettacolo teatrale per conto della Soprintendenza di Messina. Infine, tutti in scena, anche Pina Buffo, Rosalinda Panarello (rispettivamente responsabili di trucco e parrucco) e Naomi Irrera (responsabile dei costumi). La Prof.ssa Gabriella Bertuccini ha scelto e montato le pertinenti immagini proiettate a corredo di ogni lettura drammatizzata, con musiche di sottofondo (la IV sinfonia, IV movimento di Brahms, eseguita dai Berliner Philharmoniker, diretti da Karajan).
L’editore Armando Siciliano, che parteciperà al progetto con pubblicazione del testo teatrale, ha tratto le conclusioni della serata, con delle sapienti osservazioni sulle figure femminili. Tante le presenze, fra le quali quella del dr. Matteo Allone, presidente dell’Associazione “Camelot”, che ha in gestione il sito monumentale “Badiazza” e del prof. Roberto Motta. L’evento ha avuto il contributo del personale di custodia del Castello di Spadafora, assegnato all’U.O. della dott.ssa T. Siragusa.