Botta e risposta al vetriolo tra i segretari di Cisl Fp ed Orsa. A scatenare le polemiche una lettera scritta dai 12 lavoratori in esubero che accusavano la Cisl di averli dimenticati. Inevitabile la replica del sindacato e poi il contrattacco all'Orsa che li rappresenta.

A suon di repliche e contro repliche Orsa e Cisl non se le mandano certo a dire. A scatenare le polemiche una lettera scritta dai 12 lavoratori di Casa Serena dichiarati in esubero, dunque l’attacco della Funzione Pubblica di Calogero Emanuele che ha puntato il dito contro l’Orsa che inevitabilmente ha affidato al segretario Mariano Massaro la risposta agli attacchi.

«Il comunicato dei 12 lavoratori di Casa Serena non ha alcun mandante, è sminuente per la categoria dei sindacalisti cercare un nemico d’occasione per nascondere i propri fallimenti. Quando i lavoratori citano pubblicamente il sindacato come controparte non c’è scusante né fantasioso mandante che tenga. Siamo totalmente estranei alle diatribe fra la Cisl Fp e i 12 lavoratori in questione, se il segretario Calogero Emanuele ha prove che dimostrano il contrario le renda pubbliche, altrimenti taccia e pensi di rappresentare i diritti dei lavoratori che poi la visibilità arriva di conseguenza, come capita ai rappresentanti dell’Orsa che lavorano sul territorio in armonia con i lavoratori rappresentati.

Nessuno si permetta di insinuare falsità sui nostri militanti impegnati nella missione di rappresentanza dei lavoratori, senza rimborsi né distaccamenti dal posto di lavoro, solo per missione. Derubricare il dramma di 12 famiglie in guerra fra sindacati è azione poco etica che distoglie l’attenzione dal problema principale; le nostre lotte hanno obiettivi diversi, nel caso di Casa Serena canteremo vittoria solo quando a tutti i lavoratori sarà garantita la continuità occupazionale. Il gossip, la visibilità e i tavoli separati li lasciamo volentieri a chi di queste dinamiche ne fa linea di azione, il sindacato di base ha prospettive diverse e si pone come alternativa. 12 lavoratori a rischio occupazionale sono stati discriminati e si sono rivolti all’Orsa che ha deciso di rappresentarli, se c’è livore represso con altre sigle è tematica che ci lascia indifferenti, siamo convinti delle ragioni dei lavoratori e metteremo a loro disposizione i nostri strumenti. Nient’altro.

Se il segretario della Cisl Fp si è sentito offeso dal comunicato degli ex iscritti se ne chieda il motivo e abbia il coraggio di rispondere direttamente a loro, se pensa che attaccando l’Orsa troverà un sentiero più percorribile è evidente che non ci conosce. Nessuna guerra fra sindacati, siamo diversi e le nostre strade raramente si incrociano, il segretario della Cisl Fp non è nei nostri pensieri quotidiani, ma non consentiremo a nessuno di usare la sigla sindacale che ci onoriamo di rappresentare per decentrare l’attenzione da tematiche notevolmente più importanti».