Il provvedimento è legittimo. Il privato aveva chiesto al Comune di annullare l’atto, in autotutela, con domanda risarcitoria
Il passaggio privato indicato dal Comune per bypassare l’arteria che conduce al cimitero, interrotta dall’1 ottobre 2009 (data della tragica alluvione), è legittimo. Il Tar di Catania ha dato ragione al sindaco, che aveva adottato il provvedimento per consentire ai suoi concittadini di recarsi al camposanto senza correre rischi, percorrendo un’arteria in cui vige il divieto di transito, anche pedonale. Il proprietario aveva presentato ricorso al Tar in seguito alla prima di due ordinanze del sindaco, Gianfranco Moschella, del 26 novembre 2014 e del 15 gennaio scorso. Il primo cittadino aveva disposto l'utilizzo dell’arteria privata ordinando al proprietario di lasciare aperti i cancelli il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 12. E non solo.
Il passaggio, su autorizzazione del Comune, doveva essere consentito anche alle auto in occasione dei funerali, in modo da permettergli di raggiungere il cimitero. Il privato chiese al Comune di annullare l’atto, in autotutela, con domanda risarcitoria. A seguito di quest’atto, l’ente locale aveva modificato parzialmente il provvedimento precedentemente adottato, ordinando l’apertura del cancello quando ce ne fosse effettiva richiesta di fruizione del passaggio, da parte dei privati e del bus navetta del Comune. Il Tar dato ragione al Comune «valutati gli interessi pubblici e privati implicati nella vicenda e considerati prevalenti i primi in relazione alle esigenze poste a base dell'atto impugnato».
C. Casp.