Una mattinata di informazione e sensibilizzazione per spiegare più da vicino i problemi del neurosviluppo e delle patologie neuropsichiatriche in età evolutiva
Ha unito famiglie, associazioni di volontariato, medici, ricercatori e studenti l’open day organizzato stamani dall’UOC di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico “G. Martino”. Una occasione concreta, per ricordare “i bisogni speciali di bambini speciali” e per essere ancora di più a servizio del territorio. Questa mattina medici e psicologi si sono messi a disposizione del pubblico; di genitori e insegnanti che hanno scelto di partecipare a questa iniziativa per saperne di più o per approfondire alcuni aspetti particolare.
Una mattinata di informazione e sensibilizzazione per spiegare più da vicino i problemi del neurosviluppo e delle patologie neuropsichiatriche in età evolutiva.
Nel corso della prima parte della giornata sono stati illustrati gli ambiti di attività e di azione della neuropsichiatria infantile dell’azienda ospedaliera universitaria. Una realtà con una storia lunga e ormai consolidata nella città dello stretto, dove dietro l’espressione scientifica di “neuropsichiatria infantile” c’è un mondo fatto di disturbi e patologie particolari, spesso difficili da comprendere senza l’occhio di uno specialista e senza un percorso diagnostico ben definito.
“Nessuno si salva da solo”. È il titolo di un famoso romanzo, richiamato in questa occasione per ribadire l’importanza di percorsi assistenziali in cui non può non esserci un approccio multidisciplinare: perché vi sono bambini da curare e al tempo stesso anche famiglia da supportare.
Sarebbe ora che la scienza iniziasse a dare risposte certe sulle cause delle patologie neuropsichiatriche infantili ed in particolare dell’autismo. Genetiche, ambientali o entrambe??? E’ tutto supposto ma nulla è certo. 1 bambino su 65/100 (anche su questo dato non c’è certezza)ha l’autismo ma se ne parla solo quando succede e non prima. Ginecologi, nenonatologi,pediatri nella fasi che precedono e seguono la nascita del bimbo nn fanno un accenno a possibili fattori di rischio nè dispensano consigli, nn si fa nulla per la prevenzione perchè nn se ne parla almeno sinchè fila tutto liscio. L’autismo deve essere fermato e gli open day servono solo a dare visibilità a strutture ospedaliere, medici e riabilitatori.
Sarebbe ora che la scienza iniziasse a dare risposte certe sulle cause delle patologie neuropsichiatriche infantili ed in particolare dell’autismo. Genetiche, ambientali o entrambe??? E’ tutto supposto ma nulla è certo. 1 bambino su 65/100 (anche su questo dato non c’è certezza)ha l’autismo ma se ne parla solo quando succede e non prima. Ginecologi, nenonatologi,pediatri nella fasi che precedono e seguono la nascita del bimbo nn fanno un accenno a possibili fattori di rischio nè dispensano consigli, nn si fa nulla per la prevenzione perchè nn se ne parla almeno sinchè fila tutto liscio. L’autismo deve essere fermato e gli open day servono solo a dare visibilità a strutture ospedaliere, medici e riabilitatori.
la scienza deve dare risposte alle famiglie. Non esistono ancora certezze sulle cause che determinano l’autismo: genetica, ambiente, genetica e ambiente??. Innato o acquisito?? Non si sa nulla.Ci si impegni in questo anzichè in iniziative di visibilità di cui ai genitori, scusatemi, non frega nulla.
la scienza deve dare risposte alle famiglie. Non esistono ancora certezze sulle cause che determinano l’autismo: genetica, ambiente, genetica e ambiente??. Innato o acquisito?? Non si sa nulla.Ci si impegni in questo anzichè in iniziative di visibilità di cui ai genitori, scusatemi, non frega nulla.