L'Associazione Universitaria Studentesca "Unidea", volendo entrare all'interno della questione riguardante l'aumento delle tasse registrato nell'Ateneo Peloritano, ha inserito in un documento 7 proposte per affrontare il problema, credendo in un futuro migliore formato da dialogo e confronto
L'aumento delle tasse universitarie rimane ancora l'argomento caldo dell'Ateneo Peloritano. Le associazione studentesche hanno tutte alzato la voce, chi con vere e proprie arringhe sul valore effettivo del diritto allo studio e chi invece con attacchi diretti alla Dirigenza in difesa degli iscritti.
Il gruppo Unidea ha deciso di partecipare all'aperto dibattito, volendo proporre, in una documento ufficiale, 7 punti per migliorare la situazione. "Dobbiamo allora pensare che l'Università sia un lusso?", scrivono i ragazzi, "E quali sono i frutti delle tasse che paghiamo? Dobbiamo accontentarci di un'università che ci offre un servizio sterile e pretende da noi così tanto?". L'associazione ha poi sottolineato l'importanza della vittoria studentesca ottenuta alcuni giorni fa.
Scrivono infatti i membri di Unidea nel comunicato "La voglia di reagire in difesa dei propri diritti ha unito studenti e rappresentanti che hanno lavorato insieme per tutelare i propri diritti; le istanze presentate all'amministrazione hanno ottenuto un primo risultato positivo: lo slittamento del pagamento ad aprile". Le proposte presenti nel documento sono funzionali quanto interessanti: 1) Riformulare l’importo delle tasse in modo progressivo e non regressivo: il peso del servizio ricade interamente sulle famiglie con redditi medi e medio-bassi; prevedere un numero maggiore di fasce, seguendo l'esempio di Atenei quali Padova che ne presenta 92, fino a redditi superiori ai 60 mila euro; 2) Incrementare le misure di sostegno per “gli studenti capaci e meritevoli se pur privi di mezzi”, con riferimento ad esempio a misure particolari a favore di studenti con genitori disoccupati o a favore di famiglie con più figli iscritti all’Università; 3) Incentivare e valorizzare ulteriormente la produttività dei Dipartimenti nella ricerca e stimolare la collaborazione degli studenti nella ricerca per poter accedere a maggior fondi.
4) Promuovere il ricorso ai finanziamenti comunitari e ai capitali privati al fine di investire in laboratori e strumentazioni moderne per migliorare l'attività di ricerca; 5) Modulare il numero degli appelli d'esame in funzione del carico di studi del semestre per dare l'occasione agli studenti fuori di corso di accorciare i tempi e mettere tutti gli studenti nelle condizioni migliori per concludere regolarmente il proprio carico di studi; la maggiore produttività permetterà inoltre di ottenere maggiori fondi dal Ministero; 6) Favorire partnership con le imprese per l’inserimento nel mondo del lavoro dei neolaureati e incrementare il rapporto con il territorio; 7) Proseguire nella collaborazione con la Guardia di Finanza per contrastare in modo sempre più incisivo l'evasione, riducendo il carico sugli studenti adempienti. Concludiamo riaffermando il valore della Cultura nella nostra società e nel nostro Paese. "Non si può correre il rischio di perdere degli studenti,", terminano i ragazzi, "ma al contrario bisogna far sì che i sacrifici degli studenti stessi vengano premiati".
Claudio Panebianco