La campagna pubblicitaria del Comune contro il parcheggio selvaggio non entra proprio in testa ai troppi automobilisti maleducati. Ma non riusciranno a vincere loro se una comunità orientata al cambiamento farà valere le sue ragioni
Segnalazione WhatsApp al 366.8726275: “In via Pietro Castelli, due minuti fa”.
La campagna pubblicitaria giustamente avviata dal Comune contro il parcheggio selvaggio non riesce proprio a entrare in testa ai troppi ineducati automobilisti messinesi.
Segnali di miglioramento se ne rintracciano ma ancora è lunga la strada verso una convivenza orientata al rispetto delle regole e dei diritti altrui. Nulla è impossibile, però, se diventa protagonista una comunità di persone fermamente intenzionate a fare prevalere una visione condivisa di vivere civile.
Se continuiamo a sperare solo nella presa di coscienza degli incivili la battaglia è persa.
L’arroganza e la protervia di questi soggetti sono tali da non essere scalfite da nulla.
Sanno perfettamente di commettere un gesto incivile (oltre che illecito) ma non gli importa.
Occorre una fermissima repressione.
Primo: LE GANASCE – quando questi soggetti tornano a prendere l’auto la devono trovare bloccata e devono essere costretti a pagare per liberarla (i carroattrezzi sono troppo pochi).
Secondo: TRANSENNE AGLI ANGOLI DELLE STRADE – la sosta selvaggia deve essere impedita fisicamente.