Il primo cittadino di Villa San Giovanni nel corso dell'audizione ha chiesto impegno concreto per l'area integrata dello Stretto
ROMA – Riguardo il Ponte sullo Stretto “se la decisione politica è stata assunta permetteteci comunque la governance del territorio nella fase del cambiamento, della trasformazione, così da ridisegnare la nostra città. Villa San Giovanni rischia davvero di essere la città ‘sotto il ponte’ se non c’è un’assunzione di responsabilità da parte di tutti e del governo nazionale“. Lo ha dichiarato la sindaca di Villa San Giovanni, Giuseppina Caminiti, in audizione presso le commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera.
“Chiediamo che questa fase di trasformazione – ha proseguito Caminiti – possa vedere la città protagonista del suo cambiamento, innanzitutto pensando a opere preliminari che ci permettano di arrivare preparati al cantiere del ponte che impatterà tutto il nostro territorio”, ha proseguito. “Chiediamo che sia valutata la possibilità che i due Comuni impattati dall’opera, Villa San Giovanni e Messina, possano sedere nel Cda della Società Stretto di Messina, senza oneri aggiuntivi per gli enti e per la società, ma solo come riconoscimento di quella funzione di cerniera che le due città hanno rispetto all’Europa e al Mediterraneo”, ha sottolineato. “Chiediamo inoltre – ha concluso il sindaco di Villa San Giovanni – che ci sia, da subito, un impegno concreto per l’area integrata dello Stretto”.
Governance di cozze e pescestocco.