Sotto chiave un appartamento e due terreni per il boss dell'ecobonus condannato a 20 anni
BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Dopo il 41 bis scatta il sequestro per il boss di Barcellona Mariano Foti. E’ questa l’accusa per l’uomo considerato dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina un esponente di vertice del clan del Longano, al carcere duro dal dicembre scorso dopo il coinvolgimento nella maxi retata antimafia con oltre 80 arresti scattata a febbraio 2022.
I Carabinieri hanno messo i sigilli ad un’abitazione e due terreni agricoli, tutti intestati ai familiari, per un valore complessivo stimato intorno ai 150 mila euro.
Il provvedimento firmato dal Tribunale Misure di Sorveglianza arriva dopo l’analisi della documentazione contabile dell’uomo e dei familiari, che avrebbe rivelato una sproporzione tra il patrimonio e i redditi dichiarati. La ricostruzione della Dda andrà ora al vaglio dei giudici che decideranno se ci sono i presupposti per la confisca definitiva o meno.
Già condannato in passato con sentenza definitiva per associazione mafiosa, Mariano Foti è stato condannato a 20 anni in primo grado, lo scorso 3 febbraio, per l’accusa di aver tentato di ricostruire il clan del Longano, dopo i tanti colpi delle Forze dell’Ordine, intorno all’alleanza con Ottavio Imbesi, ne, frattempo scomparso, e Carmelo Vito Foti. Oltre a droga, prostituzione, spaccio ed estorsioni, il nuovo triumvirato voleva rimettere sotto il proprio controllo e assicurare alla cassa comune anche i proventi dei lavori dell’ecobonus.