Milazzo, Marano si candida: "Serve un'operazione verità sull'inquinamento e sulle mancate denunce"

Milazzo, Marano si candida: “Serve un’operazione verità sull’inquinamento e sulle mancate denunce”

Serena Sframeli

Milazzo, Marano si candida: “Serve un’operazione verità sull’inquinamento e sulle mancate denunce”

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martedì 21 Aprile 2015 - 13:13

Marano scende in campo con la lista civica “Milazzo Green” e il sostegno del Partito comunista d’Italia, che intende sfruttare questa possibilità per parlare di sfruttamento capitalista

E’ ufficiale: Giuseppe Marano, l’uomo simbolo della lotta contro la multinazionale Eni, ha presentato ufficialmente la sua candidatura.

Nella sala a vetri del Paladiana, alla presenza di Angelo Bonelli, segretario nazionale dei Verdi, e Renato De Luca, segretario provinciale del Partito comunista d’Italia, Marano ha parlato di discesa in campo “per dare modo alle forze sane e responsabili di aderire ad un progetto di svolta per questo territorio”, con la lista civica “Milazzo Green”. Il sostegno a Marano da parte del Partito comunista d’Italia era giunto già qualche giorno fa: i punti programmatici elaborati dal PCdI sono stati condivisi da Marano, che ha dato quindi la propria disponibilità di agibilità politica ai comunisti, che intendono utilizzare questa possibilità per agitare il tema dello sfruttamento capitalista.

Marano parla della responsabilità di scendere in campo in queste amministrative ma anche dei momenti di forte dubbio, superati grazie al sostegno dei giovani e delle famiglie che credono in questo progetto; il candidato parla così delle mancate bonifiche e di uno studio che certifica l’inquinamento da idrocarburi del sottosuolo. Questo studio porta alla luce i dati del ministero dell’ambiente sui livelli di contaminazione di metalli pesanti e idrocarburi del territorio milazzese.

Secondo Marano, anche il sindaco Pino e il sindaco di San Filippo del Mela sono a conoscenza dei dati allarmanti di questi studi, ma “ le denuncie alla procura per disastro ambientale non sono mai state presentate, nonostante i sindaci rappresentino le massime autorità sanitarie del territorio”.

Marano passa così a spiegare nel dettaglio le divergenze su Pino, colpevole di aver aumentato il rischio in un’area già martoriata, colpevole di aver autorizzato il terzo impianto ad idrogeno alla Ram e colpevole per l’assenza di piani di emergenza.

Il modello di sviluppo-afferma Marano- del petrolio è al capolinea, e nella nostra zona non ha fatto altro che cerare danni notevoli alla popolazione, oltre ad una grande diseconomia e disoccupazione, tralasciando i giochetti del fermo degli impianti dove si baratta il lavoro con un voto”.

Marano decide quindi di mettersi in prima linea per continuare a fare corretta informazione, con il sostegno del movimento civico “Milazzo Green” e non con la federazione dei Verdi per dare possibilità a tutti di aderire a questa lotta, al di là del percorso di appartenenze politiche.

Come spiega anche Renato de Luca, segretario provinciale PCdI, “la scelta di candidare i propri esponenti in “Milazzo Green” è stata presa a livello nazionale. Sono state fatte tante riunioni con l’intento di riunificare la sinistra che non si riconosce nel Pd, ma la cosa che non è avvenuta”. Per questo motivo la lista Milazzo Green rimarrà aperta fino all’ultimo giorno a “tutti i compagni di sinistra che non si riconoscono nel Partito democratico: riteniamo doveroso combattere anziché contrattare posti in giunta”.

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