La grande novità rispetto alle mostre da sempre allestite nel Museo stesso, è che sono state esposte le collezioni degli alunni
OPPIDO MAMERTINA – “Fantastiche collezioni – La memoria degli oggetti: il museo come luogo per ricordare” è il titolo della mostra che, dallo scorso Marzo, è visibile al Museo Diocesano di Oppido Mamertina. La grande novità rispetto alle mostre da sempre allestite nel Museo stesso, è che sono state esposte le collezioni degli alunni delle classi IA e IB della Scuola Secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Oppido Mamertina, dell’Istituto Comprensivo “Oppido Molochio Varapodio”.
«Abbiamo creduto fin da subito in questo progetto – dice la dirigente scolastica dell’Istituto, Francesca Maria Morabito – svolto in orario curriculare, perché i nostri ragazzi hanno potuto avvicinarsi al
mondo dell’arte e della bellezza non solo in classe, quindi studiando Arte e Immagine con la docente, ma
anche fuori, in un museo e nel museo della loro cittadina; hanno potuto immergersi nelle bellezze del
Museo, conoscendolo ed apprezzandolo sempre più. Ma soprattutto hanno capito l’importanza della
custodia e della memoria di ciò che per ognuno di noi è caro».
Dopo un percorso di ricerca, osservazione, raccolta e, infine, di composizione – portato avanti dapprima
nelle classi ed in seguito nel Museo stesso – guidati dalla docente di Arte Daniela Costanzo, e dalla
Responsabile dei servizi educativi del MuDOP, Mara Parisi, i ragazzi hanno assemblato degli oggetti che
stavano loro a cuore, che avevano custodito gelosamente negli anni, creando così delle vere e proprie
composizioni artistiche, quasi fossero delle vere e proprie opere di arte contemporanea. Il tutto fatto con
grande partecipazione ed entusiasmo da parte degli alunni che, dopo uno studio teorico sulla memoria,
hanno iniziato a cercare e ricercare ciò che fossero loro caro, non solo come oggetti ma anche attraverso
foto che ritraevano luoghi e momenti per loro sostanziali.
Presente all’inaugurazione della mostra anche il Direttore del MuDOP, l’ingegnere Paolo Martino che ha
espresso grande entusiasmo per questo progetto di “museo in uscita” e che si è complimentato con ogni
singolo alunno per i lavori eseguiti. «Queste sono attività fondamentali – ha detto l’ingegnere Martino –
non solo per il Museo che da ormai vent’anni lavora sul territorio, ma anche per la Scuola poiché è basilare cercare il dialogo con essa e imprimere nei nostri ragazzi e giovani dei percorsi per farli avvicinare all’arte contemporanea» Le originali opere degli studenti nate da questo progetto sono tuttora esposte al Museo Diocesano di Oppido accanto alle opere di grandi artisti come Martini e Musitano, a paramenti, statue e dipinti.