Dal 19 al 21 maggio una retrospettiva dedicata all'acclamato regista
MESSINA – Grande cinema internazionale al Lux di Messina, la sala d’essai del centro storico gestita dal Cineforum Orione. Dal 19 al 21 maggio, in collaborazione con Mescalito Film, una retrospettiva dedicata ad Alejandro Jodorowsky, drammaturgo, scrittore, compositore, attore feticcio di Franco Battiato (lo volle per interpretare Ludwig Van Beethoven in “Musikanten”) ma soprattutto acclamato regista de “La Montagna Sacra” e “Santa Sangre”, opere post surrealiste acclamate dalla critica cinematografica mondiale.
Il programma prevede la proiezione di un trittico autobiografico di Jodorowsky: “La danza della realtà” (venerdì 19 alle ore 18 e sabato 20 alle ore 20.30); “Poesia senza fine” (venerdì 19 alle ore 20.30 e domenica 21 alle ore 18); “Psicomagia” (sabato 20 alle ore 18 e domenica 21 alle ore 20.30).
I film al Lux
“La danza della realtà” racconta l’infanzia del piccolo Alejandro e la storia della sua famiglia nel Cile degli anni Trenta. Un inno alla vita, la prova che l’uomo può superare i traumi e dolori che lo hanno segnato nel corso della sua esistenza e migliorare la realtà.
Nato in Cile nel 1929, Alejandro cresce in una famiglia sradicata con un padre molto severo. I fatti narrati sono reali, ma la finzione prende il sopravvento, fino a sfociare in un universo poetico in cui il regista reinventa i personaggi e narra il percorso di redenzione e riconciliazione con il padre. I vigili del fuoco che sfilavano per le strade, la vecchia biblioteca dove ha imparato a leggere e si è imbattuto per la prima volta nei tarocchi, la spiaggia dove era solito giocare e un circo: questi sono solo alcuni dei ricordi che segnano l’infanzia di Alejandro Jodorowsky, che per 10 anni ha vissuto a Tocopilla prima di trasferirsi a Santiago. È in questa cittadina che sono nati il suo amore e la sua dedizione al teatro, dopo tre eventi a cui assistette da bambino: la sepoltura di un pompiere, un attacco epilettico e il canto di un principe cinese. Ed è sempre a Tocopilla che Jodorowsky capì che cosa fosse il surrealismo quando suo padre lanciò le sue uova fritte sulla testa di sua madre e queste finirono invece su un quadro orribile, con i tuorli che, finendo per sembrare due soli, gli diedero una prima rivelazione.
“Poesia senza fine”, invece, narra l’ingresso di Alejandro nell’età adulta e in una Santiago che si rivelerà fucina di futuri talenti.
Nel fermento della capitale cilena degli anni Quaranta e Cinquanta, Alejandrito Jodorowsky, ventenne, decide di diventare poeta contro la volontà della famiglia. Immerso nel mondo artistico e bohémien dell’epoca, fa la conoscenza di Enrique Lihn, Stella Diaz, Nicanor Parra e molti altri giovani scrittori che diventeranno maestri della letteratura moderna sudamericana. Circondato da quest’universo di intellettuali e sperimentazione poetica, vivrà una vita come pochi hanno osato vivere: sensualmente, autenticamente, liberamente, follemente.
Poesia senza fine è un’ode alla vita e all’amore che fa ridere e piangere. Sesso, amore, amicizia, passione, famiglia, religione, morte, tutto quello che fa una vita, si ritrova raccontato da Jodorowsky con quel suo linguaggio surreale e psichedelico che da sempre ci incanta e ipnotizza. Una vena ironica e divertente serpeggia nel film che, sovraccarico di sentimento e lirica, riesce a tenere viva l’attenzione dello spettatore regalando momenti di puro cinema.
“Psicomagia”, infine, è il film più completo sul lavoro terapeutico di Alejandro Jodorowsky.
Attraverso testimonianze reali ci spiega cos’è la psicomagia, quali sono i suoi principi e come viene praticata. Ci mostra alcune persone durante il loro processo di guarigione, dalla realizzazione del loro “atto psicomagico” fino alla dimostrazione dei relativi effetti. Per Jodorowsky, molti dei nostri problemi derivano dalle barriere create dalla nostra società, dalla nostra famiglia e dalla nostra cultura, tutti fattori che ci impediscono di trovare il nostro vero io. La psicomagia aiuta le persone a liberarsi da queste catene. Gli atti psicomagici hanno un forte impatto sull’inconscio. Perciò, sono spesso impressionanti e altamente cinematografici. Il film va oltre la finzione, filmando la realtà, ma una realtà accresciuta, magica e curativa. Psicomagia – un’arte per guarire è il film manifesto di un grande maestro.