La senatrice Dafne Musolino annuncia la richiesta di accesso agli atti, i genitori raccolgono le firme per dire no allo spostamento di 2 licei su 3 in via Palermo
MESSINA – Una lettera aperta indirizzata alla dirigente, un accesso agli atti per verificare l’iter, una raccolta di firme che in poche ore ha già raggiunto una notevole quota di sottoscrittori. E’ una vera e propria bufera quella che accoglie il trasferimento dei licei artistico e linguistico del Seguenza all’istituto delle Ancelle Riparatrici di via Palermo. Una decisione comunicata come definitiva, e operativa dal prossimo settembre, dalla dirigente scolastica in questi giorni ai genitori attraverso la chat d’istituto.
Ma che non piace ai genitori: “Non siamo stati consultati, non possiamo sostenere spostamenti così lontano dal plesso centrale ma soprattutto non condividiamo questo atteggiamento che qualifica studenti di serie A a discapito di studenti di serie B”, dicono i genitori, in queste ore mobilitati per la raccolta di firme.
I doppi turni infiniti
Perché quest’anno il liceo ha assicurato la turnazione tremestrale, con gli studenti anche dello scientifico alle Ancelle Ripartatrici, ma soltanto 3 mesi a liceo. Senza che i ragazzi abbiano potuto usufruire di navette o servizi pubblici dedicati per lo spostamento, nei 3 mesi di turno. Dal prossimo anno invece resteranno nello storico plesso centrale di via Sant’Agostino soltanto le sezioni dello scientifico. Una scelta motivata con la necessità di limitare i disagi, da parte della dirigente.
Genitori traditi
Le famiglie proprio non ci stanno. La dirigente si è impegnata a chiedere e a chi di competenza servizi di trasporto dedicati agli allievi della scuola, ma per i genitori non basta. “Mia figlia ha appena terminato il primo anno del linguistico – spiega una mamma impegnata nella raccolta di firme – all’open day dello scorso anno ci era stato comunicato il disagio della turnazione, lo abbiamo accettato con tutte le difficoltà che comporta perché si trattava di una misura temporanea e che riguardava tutti i ragazzi. Adesso mi ritrovo mia figlia iscritta a una scuola che per i prossimi 4 anni dovrà frequentare nella zona nord, con tutti i disagi che può avere una famiglia che ha scelto la scuola anche e soprattutto per la collocazione, per la possibilità di potercela accompagnare o che lei potesse arrivarci autonomamente, senza stravolgere l’organizzazione familiare. E’ giusto calare questa decisione dall’alto? Non avremmo dovuto essere consultati?”
Ancor più gabbati si sentono i genitori degli studenti appena iscritti e che cominceranno da settembre. Anche a loro all’open day di orientamento era stato comunicato che i figli avrebbero seguito le lezioni alle Ancelle Riparatrici soltanto per 3 mesi l’anno. C’è di più. Lo scientifico ha 3 indirizzi, uno dei quali, il cinese, assicurato esclusivamente dal Seguenza a Messina. Chi si specializzerà in francese o inglese avrebbe quindi la possibilità di richiedere un nulla osta per andare in un altro istituto, se lo spostamento non gli fosse possibile. Ma chi si è iscritto all’indirizzo di cinese?
Sul piede di guerra anche la senatrice Dafne Musolino
Pure lei, madre di una allieva dell’istituto, che annuncia l’accesso agli atti per verificare la legittimità della delibera del consiglio di istituto che ha approvato lo spostamento: “Il diritto allo studio non equivale ad una mera offerta scolastica ‘prendere o lasciare’. Dietro alla scelta di iscrivere un figlio ad una scuola piuttosto che ad un’altra, vi sono numerose valutazioni che riguardano anche l’ubicazione del plesso scolastico e i servizi che consentono di raggiungerlo. Ritenere di liquidare la questione ipotizzando che il Comune fornirà una linea di trasporto dedicato non solo non fornisce alcuna reale garanzia che ciò accada (come non è accaduto quest’anno nei turni di rotazione) ma costituisce un modo per scaricare su altri soggetti istituzionali il peso di scelte assunte in modo arbitrario. Invito tutti coloro che sono interessati a contattarmi e mi metto a disposizione per una rappresentanza unitaria e corale per la difesa del diritto allo studio degli studenti del Liceo linguistico e del Liceo artistico del Liceo G. Seguenza. P.S. spero sia chiaro che non esistono studenti di serie A e studenti di serie B”.
Da sempre il Seguenza ha avuto questa problematica certamente non indifferente. Specie se si considera gli edifici della pubblica amministrazione (poste alla stazione, centro formazione ferrovie pressi via la farina solo per fare alcuni esempi) che invece di marcire potrebbero avere una seconda vita.Bene l’interesse della senatrice. Ma se la figlia non avesse frequentato il Seguenza si sarebbe ugualmente interessata al problema?
Annoso problema della maggior parte degli istituti superiori. I dirigenti scolastici dapprima si fondono con altri istituti per mantenere il numero minimo di iscritti, necessario a non perdere l’autonomia. Poi non sanno dove mettere gli studenti. E protestano o subiscono le proteste dei genitori.