Giuseppe Crisafulli era conosciutissimo nell'ambiente del karate, sia a Messina che in provincia
MESSINA – Assolto perché il fatto non sussiste: è stato scagionato del tutto il dottor Giuseppe Allegra, alla sbarra per la morte di Giuseppe Crisafulli, il maestro di arti marziali spirato cinque anni fa. La sentenza è del giudice monocratico Crisafulli che, accogliendo la tesi dell’avvocata Nicoletta Milicia, difensore del camice bianco del Papardo, ha emesso il verdetto che lo solleva dall’accusa di omicidio colposo.
Il Pubblico Ministero aveva invece sollecitato la condanna, confermando l’ipotesi iniziale: Crisafulli, punto di riferimento per tutti gli amanti delle arti marziali in città e in provincia, è morto per aver atteso invano in Pronto soccorso di essere visitato. Una tesi che non ha retto al processo.
Era il 7 aprile del 2018. Crisafulli si recò all’ospedale di Sperone lamentando un forte malore alla gola. Un infarto lo stroncò nell’attesa della visita. Aveva 68 anni. I suoi familiari chiesero alla magistratura di accertare se ci fossero responsabilità, assistiti dall’avvocato Alfonso Polto. In giudizio anche l’azienda ospedaliera Papardo, assistita dall’avvocata Giusy Marabello.