Per permettere alla ditta incaricata di eseguire i lavori, il sindaco Moschella ha ordinato la chiusura della strada di collegamento tra la piazza Belvedere e il castello tra le ore 8 e 30 e 12 e 30 e tra le 14 e 30 e le 17 e 30. L’intervento si inserisce all'interno del progetto di messa in sicurezza dell’abitato di Scaletta Superiore. E intanto prosegue anche l’iter per il progetto di messa in sicurezza del costone Divieto
Verranno posizionate nella giornata di domani le barriere paramassi per il consolidamento del costone roccioso del castello Rufo Ruffo. Per permettere alla ditta incaricata di eseguire i lavori, il sindaco Moschella ha ordinato la chiusura della strada di collegamento tra la piazza Belvedere e il castello tra le ore 8 e 30 e 12 e 30 e tra le 14 e 30 e le 17 e 30. L’intervento si inserisce all’interno del progetto di messa in sicurezza dell’abitato di Scaletta Superiore che è stato messo concretamente in atto nell’aprile 2014 e che dovrebbe essere completato entro il prossimo agosto. A causa di alcune variazioni resesi necessarie al fine di rendere stabili alcune zone fratturate del castello, il termine inizialmente fissato per la fine dei lavori (maggio 2015) è slittato di tre mesi.
E intanto prosegue anche l’iter per il progetto di messa in sicurezza del costone Divieto. Il piano di interventi è stato redatto dall’ingegnere Antonio Barone per un importo complessivo di € 1.541.386,88 di cui € 995.513,16 per lavori e € 545.873,72 per somme a disposizione dell’amministrazione. La Giunta Municipale ha già provveduto ad approvarlo e lo scorso 28 maggio in conferenza dei servizi sono stati acquisiti i pareri positivi di alcuni Enti interessati. Erano presenti il Rup Giuseppe Morabito, il perito edile Picciotto Salvatore e due rappresentanti del Dipartimento Forestale. Nessun rappresentante invece per il Genio Civile e la Soprintendenza di Messina. L’area interessata dall’intervento progettuale è quella compresa tra la via Nazionale di contrada Divieto e la scarpata a monte, inserita nel Pai del bacino idrografico torrente Fiumedinisi e Capo Peloro, come area a rischio molto elevato. Gli interventi di messa in sicurezza prevedono: disgaggio massi, interventi di rinforzo mediante l’utilizzo di un sistema costituito dalla combinazione di ancoraggi, pannelli in fune d’acciaio, reti e funi d’acciaio, interventi di fasciatura e imbracatura, raccolta delle acque piovane provenienti dal costone, resine cementizie per consolidare le fenditure del costone, disboscamento.
Giusy Briguglio