Secondo i due consiglieri, è fondamentale non limitarsi alle questioni di viabilità, ma pensare a decoro, arredo urbano, incentivi per l’occupazione suolo, regolamentazione estetica, rimozione dei cassonetti, controllo del territorio, illuminazione, pulizia e incentivi al trasferimento di attività incompatibili
Nel dibattito sul centro storico e sulla pedonalizzazione dell'area del Duomo, intervengono il consigliere comunale Fabrizio Sottile, di SiAmo Messina, e la consigliera della IV Circoscrizione Maria Fernanda Gervasi, di Forza Italia.
“Si stanno tenendo continui incontri e tavoli tecnici – osservano i due – ma si rischia di perdersi in estenuanti confronti, senza affrontare alcuni dei temi cruciali, e senza individuare percorsi veramente risolutivi. Già negli scorsi mesi avevamo osservato come, in occasione della vicenda riguardante l'isola Cairoli, si fosse scelto un percorso rivelatosi errato e soprattutto fallimentare. Purtroppo l'esito è sotto gli occhi di tutti. Riteniamo che il principale errore fatto in passato, ma che si rischia di riproporre adesso, sia stato quello di affrontare il tema come una questione principalmente di viabilità, laddove invece si doveva affrontare in termini di rigenerazione urbana, vivibilità e sviluppo economico. Oggi che si discute di area pedonale Duomo, questione che in termini di viabilità riscuote generali consensi ed è già espressamente previsto nel Piano Urbano del Traffico, crediamo non si debba limitare il dibattito ad accorgimenti viabili di dettaglio, mentre invece occorra un approccio sinergico e integrato”.
Da qui la proposta di adozione di un "Piano straordinario per il Centro storico e le Aree pedonali", “che preveda interventi e una disciplina integrata relativamente a questioni fondamentali come il decoro e l'arredo urbano, gli incentivi per l'occupazione suolo, la regolamentazione estetica, la rimozione dei cassonetti, il controllo del territorio e la sicurezza, l'illuminazione, la pulizia e la manutenzione del verde, l'accessibilità, l'incentivo al trasferimento di attività incompatibili. Un piano che possa essere lo strumento attraverso il quale programmare interventi, attrarre risorse dal nuovo ciclo di programmazione comunitaria, incentivare l'iniziativa economica privata. Solo un approccio coordinato e strategico potrà condurre ad un autentico processo di rigenerazione urbana, di ripristino di salotti che i messinesi e i turisti possano sentire veramente propri, di riscoperta di un senso di appartenenza e di senso civico. Invitiamo perciò l'Amministrazione ad avviare sin da subito un percorso di ampio respiro e di prospettiva, senza improvvisazioni, che ci vedrebbe ovviamente pronti a dare il nostro contributo nell'interesse della città”.
Perfettamente d’accordo:per puntare ad una crescita economica, Messina deve puntare a decoro, arredo urbano e controllo del territorio. Diversi amici che sbarcano a Messina (sia da Villa S.G. che da Salerno) esprimono unanime giudizio:”come è sporca questa città, è tutto un degrado”. Non è una bella vetrina per puntare sul turismo.
#SalviamoilMessina
Perfettamente d’accordo:per puntare ad una crescita economica, Messina deve puntare a decoro, arredo urbano e controllo del territorio. Diversi amici che sbarcano a Messina (sia da Villa S.G. che da Salerno) esprimono unanime giudizio:”come è sporca questa città, è tutto un degrado”. Non è una bella vetrina per puntare sul turismo.
#SalviamoilMessina
Anche i consiglieri, come molti dei commercianti no isola, stanno cominciando a capire che l’essere contro la pedonalizzazione è essere contro l’80% dei messinesi, affamati di civiltà e determinati ad isolare chiunque ostacoli questo obiettivo: dal fracassone del sabato sera, all’immancabile incivile, dal commerciante politicizzato, al politico ottuso.
Ben vengano, quindi, interventi come questo, atti a spronare l’Amministrazione a fare meglio, ad agire in modo che tutto risulti semplicemente più bello ed accogliente. Si desti chi credeva che l’isola pedonale avesse un colore politico, chi credeva di poterla usare per avversare questa o quella fazione. Le aree pedonali sono e saranno del popolo, a prescindere da chi le attua. SVEGLIA!!
Anche i consiglieri, come molti dei commercianti no isola, stanno cominciando a capire che l’essere contro la pedonalizzazione è essere contro l’80% dei messinesi, affamati di civiltà e determinati ad isolare chiunque ostacoli questo obiettivo: dal fracassone del sabato sera, all’immancabile incivile, dal commerciante politicizzato, al politico ottuso.
Ben vengano, quindi, interventi come questo, atti a spronare l’Amministrazione a fare meglio, ad agire in modo che tutto risulti semplicemente più bello ed accogliente. Si desti chi credeva che l’isola pedonale avesse un colore politico, chi credeva di poterla usare per avversare questa o quella fazione. Le aree pedonali sono e saranno del popolo, a prescindere da chi le attua. SVEGLIA!!