Basile, Caruso e Puccio hanno presentato ieri i dati relativi all'incremento di presenze in città. Ecco quali sono e le considerazioni dell'amministrazione
MESSINA – Dal 2019 al 2022, secondo l’osservatorio turistico regionale, il turismo a Messina ha aumentato i propri numeri. Nello studio presentato dall’amministrazione comunale ieri, 4 luglio, sono evidenziati i dati studiati per capire il reale impatto del lavoro svolto negli ultimi anni dall’assessorato al Turismo guidato da Enzo Caruso, arrivato nel 2019 con il sindaco Cateno De Luca e rimasto, in continuità, al fianco di Federico Basile.
I parametri
Nel documento si legge che “i dati da analizzare devono soddisfare i seguenti parametri”. Il primo è l’attendibilità, cioè devono essere acquisiti seguendo procedure scienfitiche rigorose e con criteri accessibili e verificabili. Il secondo è proprio l’accessibilità: i numeri devono essere disponibili a ogni livello. Il terzo è la comparabilità tra dati che devono essere quindi prodotti con le stesse procedure e gli stessi metodi. E infine il quarto parametro, il livello di analisi territoriale, che può essere locale, nazionale o internazionale.
Gli indicatori
Poi ci sono gli indicatori, cioè quegli strumenti che forniscono informazioni, legati al contesto di riferimento. Il primo è quello degli “Arrivi”, cioè del numero di turisti che ogni giorno alloggia in una struttura ricettiva. Nel documento si legge che serve a fornire “indicazioni circa la notorietà e la capacità turistica presenti in una data località”. Ad esempio se il numero cresce, significa ch sta crescendo la notorietà del luogo. Poi ci sono le “presenze”, con cui si indica il turista per numero di giorni di permanenza nella struttura. La “permanenza media” è strettamente collegata e si riferisce al periodo di soggiorno medio in una struttura. E infine la dimensione media alberghiera, che indica il numero dei posti letto disponibili.
Le strutture ricettive, gli arrivi e i pernotti
L’analisi dei numeri nel report dell’amministrazione parte dalle strutture ricettive. Nel 2019 erano 21 gli hotel, 62 i B&B e 17 le strutture complementari. Nel 2022 restano stabili i primi, sempre 21, aumentano a 78 i secondi e a 22 le terze. Partendo da questo dato si va poi ad arrivi e pernotti. Si evidenzia che nel 2019 erano stati 45.615 gli arrivi mentre nel 2022 sono stati 57.671, con una crescita di 12.056 ospiti e una percentuale d’aumento del 26,4%. Crescita ancora maggiore, del 38%, per i pernotti, passati da 93.652 a 129.287 (+35.630). A crescere sono sia gli italiani sia gli stranieri.
Andando alle strutture, negli hotel gli arrivi passano da 33.818 a 36.533, nei B&B da 6.045 a 8.098 e nelle strutture complementari da 5.752 a 12.530. Bene anche i pernotti, inteso come numero di notti: gli hotel registrano un aumento da 66.768 a 75.961 notti; i B&B da 10.187 a 17.043; le strutture complementari da 16.697 a 36.283. Occhio, però, ai posti letto. Mentre nei B&B e nelle strutture complementari aumentano, passando da 383 e da 511 a 485 e 599, negli hotel diminuiscono: erano 1.374 nel 2019 contro i 1.290 del 2022. I giorni medi di pernottamento aumentano: gli italiani restano 2,3 notti, contro le precedenti 2,07, mentre gli stranieri 2,11 (prima era 1,97). I mesi più gettonati sono stati novembre e dicembre, in prossimità degli eventi natalizi, ma anche agosto e gennaio.
I flussi turistici
Nel report si analizzano anche i flussi turistici, con i mesi estivi a far registrare i numeri migliori. Si legge che nel periodo maggio-dicembre si è registrata “un’impennata di presenze”. Secondo i dati si è passati da un picco registrato nell’agosto del 2019 di 4.981 turisti ai 7.631 dello stesso mese del 2022. E a dicembre, in prossimità del “Natale della rinascita”, ben 4.269 arrivi, contro i 2.793 del 2019.
I percorsi in città con i qr code
Un dato curioso è poi quello relativo ai click sui qr code relativi ai percorsi pedonali in città. Il percorso rosso, chiamato “Belvedere di Messina” e che porta a Cristo Re, passando dalla chiesa di Montalto, è il più scelto, con 24.543 scansioni. Il centro storico segue a 18.729, poi il percorso blu sullo stile Liberty a 12.888, la Messina misteriosa con la caccia al tesoro a 11.991, 10.001 per la via dei monasteri, 8.261 per il lungo mare (percorso fluo) e 7.394 il percorso verde verso Sant’Annibale. 588 click anche per il progetto nazionale 6mila passi con Olio Cuore, che porta in giro per la città con un occhio ai metri percorsi.
Le considerazioni
Infine le considerazioni. Nel documento si legge che “Messina si sta guadagnando meritatamente una vetrina importante nel panorama nazionale delle città a destinazione turistica, con conseguente aumento della richiesta di camere e posti letto”. Per l’amministrazione “il trend in aumento delle presenze sta facendo aumentare l’apertura di nuove strutture extra alberghiere”.
I dati, inoltre, “non tengono conto del 2023, l’anno dei grandi concerti e degli eventi sportivi”. L’obiettivo è poi quello di incentivare nuove forme di turismo: “Balneare, ambientale-escursionistico, culturale, convegnistico, scolastico, sportivo, religioso, camperistico, da diporto”. E c’è anche un altro fine, quello di “incoraggiare nuovi investititori per l’apertura di alberghi o di strutture da convertire in alberghi per ospitare grandi numeri”.