No del Ministero all'Ambiente, Ialacqua: "Pronti a rivedere i nostri piani". Pioggia di critiche

No del Ministero all’Ambiente, Ialacqua: “Pronti a rivedere i nostri piani”. Pioggia di critiche

Francesca Stornante

No del Ministero all’Ambiente, Ialacqua: “Pronti a rivedere i nostri piani”. Pioggia di critiche

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giovedì 25 Giugno 2015 - 23:43

Dopo la mazzata arrivata dal Ministero all'Ambiente che dice stop al progetto di realizzazione della discarica a Pace, anche l'assessore Ialacqua si dichiara pronto a valutare altre strade se effettivamente le prescrizioni su Pace si riveleranno insormontabili. Dalle associazioni ambientaliste e dal PdCintanto critiche e richieste di dimissioni.

«L’ho detto fin dall’inizio: se ci renderemo conto che si sono irregolarità e anomalie saremo i primi a bloccare il progetto. E oggi non ci resta che aspettare per capire cosa succederà perché è tutto nelle mani della Regione. Di certo siamo pronti a cambiare rotta se ciò che ha decretato il Ministero all’Ambiente si rivelasse come uno scoglio insormontabile». L’assessore Daniele Ialacqua ripesca alcune sue dichiarazioni dei mesi scorsi per commentare il colpo mortale inferto direttamente da Roma al progetto di realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione e relativa discarica che dovevano sorgere a Pace. Un progetto che, contro ogni previsione, questa amministrazione oltre un anno e mezzo fa decise di rispolverare e sostenere, facendolo diventare tra i punti cardine della programmazione della gestione dei rifiuti. Contro tutto e tutti, dovendosi difendere soprattutto dal fuoco amico arrivato da quelli che in passato erano stati suoi compagni di mille battaglie, Ialacqua ha sempre difeso la validità e l’importanza di questo impianto per liberare la città dalla dipendenza dalle discariche private. Lo ha fortemente voluto e ha perorato la causa alla Regione, ha seguito con grande attenzione il lavoro degli uffici palermitani che mettevano in piedi l’iter per affidare l’appalto da oltre 12 milioni di euro, ha inserito il biostabilizzatore e la nuova discarica in tutte le programmazioni che riguardano la gestione futura dei rifiuti. Compreso l’ultimo corposo atto esitato pochi giorni fa dalla giunta Accorinti, dove addirittura la discarica di Pace, così viene definita, rappresenta l’unica speranza per abbassare il costo dello smaltimento dei rifiuti (vedi articolo a parte).

Oggi però l’assessore appare meno sicuro e convinto. Di fronte ad un parere così chiaro e dirompente del Ministero all’Ambiente, che inserisce l’impianto di Pace tra quelle prescrizioni che la Regione deve rispettare per avere parere positivo non condizionato al Piano regionale dei rifiuti, anche l’assessore messinese sarebbe pronto a fare un passo indietro. Ma è tutto nelle mani della Regione che adesso dovrà decidere come rispondere a tutte le osservazioni che il Ministero Ambiente, di concerto con quello ai Beni culturali, ha mosso al Piano regionale. Nel frattempo Ialacqua prova a gettare un po’ di acqua sul fuoco su una vicenda che ha fatto riesplodere la polemica contro le politiche ambientali di questa amministrazione, accusata da più fronti di volere a parole una strategia rifiuti Zero e nei fatti programmare la costruzione di una discarica in zona Zps e protetta da vincoli paessaggistici ben precisi.

«Il progetto di Pace si era presentato come un’occasione per noi. La Regione avrebbe messo i soldi, quindi in un momento di emergenza rifiuti come quello che l’intera Sicilia vive da mesi questa sembrava la soluzione ideale. Ma se dovesse saltare tutto non significa che andrebbe in fumo la nostra politica di gestione dei rifiuti. Continueremmo sulla strada della raccolta differenziata in ottica rifiuti zero, con la consapevolezza però che il processo inevitabilmente diventa più lungo e con obiettivi, come il risparmio sui costi, che si allungano nel tempo».

L’assessore confessa di aver saputo di questo parere ministeriale lo scorso 8 giugno e di aver scritto immediatamente alla Regione per capire quali strategie intenderanno mettere in campo per provare a capire se ci sono margini di movimento per un nuovo parere, se le prescrizioni possono essere risolte in conferenza dei servizi. Ma c’è di più perché nel giorno successivo ha scritto anche al Dipartimento urbanistica di Palazzo Zanca per chiedere di valutare in quale altra zona della città potrebbe sorgere un impianto, anche diverso da quello che in questo momento è sulla carta. «Messina non può rinunciare ad avere un impianto in città, il ciclo dei rifiuti deve chiudersi in città altrimenti non riusciremo a toccare buoni risultati nonostante tutto l’impegno che possiamo mettere in esperienze come la raccolta porta a porta».

Ialacqua si toglie anche qualche sassolino della scarpa e contesta chi fino ad oggi lo ha criticato senza però produrre una sola alternativa. «Da coloro che brindano a questo stop al progetto a questo punto vorrei nuove soluzioni». E mentre Alessio Ciacci preferisce non eprimere un giudizio su questo parere arrivato come un fulmine a ciel sereno e ammette di non essersi mai interessato troppo al progetto, considerandolo fin dall’inizio “aleatorio”, c’è chi invece continua a puntare Ialacqua e il suo operato, stroncato di fatto da un parere ministeriale che dà ragione a chi si è battuto fin dal primo giorno contro una discarica a Pace.

Profonda soddisfazione viene espressa dell’Associazione MAN che sostiene da diversi anni insieme a WWF e Italia Nostra l’irrealizzabilità dell’opera. “Sconcertante che il Ministero dell’Ambiente sembra avere subito il parere del Ministero dei Beni Culturali, giunto quasi sommessamente dopo il pronunziamento della Commissione Tecnica Vas VIA. E’ stato infatti il Ministero dei Beni Culturali, su intervento della Soprintendenza di Messina, ad evidenziare, oltre alla vigenza del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 ed al contrasto del progetto con le previsioni di Piano, che l’area di Pace ricade pienamente all’interno della Zona di Protezione Speciale ITA030042 mentre nel Rapporto Ambientale si illustra come il suddetto impianto sia distante dai siti SIC e ZPS ricadenti nelle vicinanze.

Viene fuori pertanto in maniera eclatante la bugia che ha sostenuto l’impianto di Pace e su cui lo stesso Ministero dell’Ambiente, la Commissione Tecnica nazionale VAS VIA e la Regione Siciliana hanno mantenuto un incredibile silenzio fuorviante, nonostante le ripetute segnalazioni delle tre associazioni citate.

La presenza della ZPS infatti non consente la realizzazione della discarica e la Valutazione di Incidenza sul progetto è stata negativa, in contrasto con il parere di compatibilità ambientale positivo, così artatamente dichiarato nel Decreto di Autorizzazione Integrata ambientale”.

In prima linea anche i Verdi con Raffaella Spadaro che chiede l'immediata sospensione di quanto in atto anche alla piattaforma di Pace, il ripristino dei luoghi allo stato naturale e l'attivazione di politiche ambientali come da programma del Sindaco. “Stiamo valutando inoltre i possibili danni, incluso quello erariale”. Dai Verdi anche la richiesta di dimissioni dell' assessore Ialacqua ritenute ormai improcrastinabili.

Sulla stessa linea anche il Partito dei comunisti d’Italia: “Daniele Ialacqua, in un primo tempo (quando rivestiva la carica di presidente Legambiente) oppositore e ora (da assessore comunale) convinto sostenitore della dannosa opera, farebbe bene a togliere il disturbo e dimettersi. Lavoro e progetto inutili e dispendiosi per un’amministrazione che arranca e per una città che è sempre più stretta dalla morsa della fame. Neanche quellichec’eranoprima erano arrivati a tanto”.

Francesca Stornante

20 commenti

  1. L’assessore Ialacqua dovrebbe ricordarsi che a Spartà esiste un’isola ecologica che funziona a meraviglia. Il personale è efficiente, cortese e ben preparato. L’igiene è massima. E’ certamente un modello di lavoro da incoraggiare e da diffondere tra la gente. Chissà che questo non arrivi, finalmente a migliorare ….. la realtà della struttura di Pace.

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  2. L’assessore Ialacqua dovrebbe ricordarsi che a Spartà esiste un’isola ecologica che funziona a meraviglia. Il personale è efficiente, cortese e ben preparato. L’igiene è massima. E’ certamente un modello di lavoro da incoraggiare e da diffondere tra la gente. Chissà che questo non arrivi, finalmente a migliorare ….. la realtà della struttura di Pace.

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  3. TERMOVALORIZZATORE!!! Nei paesi civili , è questa la soluzione . Quelli moderni non inquinano e rendono energia elettrica ed acqua calda . Questi signori continuano a “menare il can per l’aia” inventandosi soluzioni assurde ed impraticabili , quando basterebbe avere l’umiltà di copiare chi i problemi li ha già risolti.

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  4. TERMOVALORIZZATORE!!! Nei paesi civili , è questa la soluzione . Quelli moderni non inquinano e rendono energia elettrica ed acqua calda . Questi signori continuano a “menare il can per l’aia” inventandosi soluzioni assurde ed impraticabili , quando basterebbe avere l’umiltà di copiare chi i problemi li ha già risolti.

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  5. LO ROTTA che dovrebbe pigliare è quella che “porta a casa”!!!

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  6. LO ROTTA che dovrebbe pigliare è quella che “porta a casa”!!!

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  7. fuozza-messina 26 Giugno 2015 06:41

    nei paesi civili è stata la soluzione 20 anni fa, come quando costruivano strade a quattro corsie per fronteggiare l’aumento di veicoli in circolazione… Lei è un attimo fuori tempo massimo; i paesi civili stanno già adottando nuovi stili di vita: riduzione dei rifiuti a monte, riutilizzo/ricilo, restrizioni sempre maggiori per le auto private ecc. benvenuto nel 21° secolo.
    p.s. – “quelli moderni non inquinano”… se bruci inquini carissimo.

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  8. fuozza-messina 26 Giugno 2015 06:41

    nei paesi civili è stata la soluzione 20 anni fa, come quando costruivano strade a quattro corsie per fronteggiare l’aumento di veicoli in circolazione… Lei è un attimo fuori tempo massimo; i paesi civili stanno già adottando nuovi stili di vita: riduzione dei rifiuti a monte, riutilizzo/ricilo, restrizioni sempre maggiori per le auto private ecc. benvenuto nel 21° secolo.
    p.s. – “quelli moderni non inquinano”… se bruci inquini carissimo.

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  9. vista la lunghezza della citta ci vogliono 30 isole ecoogiche…
    e adesso dove la mettiamo la nostra munnizza? la portiamo alla societa privata di turno che ci stacca la testa al kg?

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  10. vista la lunghezza della citta ci vogliono 30 isole ecoogiche…
    e adesso dove la mettiamo la nostra munnizza? la portiamo alla societa privata di turno che ci stacca la testa al kg?

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  11. Chiedo scusa ma Questo Assessore era o no Nella difesa dell’Ambiente ???
    E se prima di fare L’Assessore era o no a Favore della Discarica Di Pace Se Guardate I giornali, degli Anni Passati Scoprirete Che la Discarica Non SI DOVEVA FARE????? OGGI SI perche gli interessi commerciali Vanno Al Disopra della Natura E dell’Ambiente VERO Assessore…..!!!!
    Cordiali Saluti…..

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  12. Chiedo scusa ma Questo Assessore era o no Nella difesa dell’Ambiente ???
    E se prima di fare L’Assessore era o no a Favore della Discarica Di Pace Se Guardate I giornali, degli Anni Passati Scoprirete Che la Discarica Non SI DOVEVA FARE????? OGGI SI perche gli interessi commerciali Vanno Al Disopra della Natura E dell’Ambiente VERO Assessore…..!!!!
    Cordiali Saluti…..

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  13. Bravo ! Tra quante generazioni prevede che si possa realizzare , qua da noi , quello che lei dice , dato che siamo ancora a discutere di discariche in aree protette ?? E , nel frattempo cosa facciamo . Riguarda quanto inquinano i moderni termovalorizzatori veda di informarsi meglio , magari facendo una passeggiata in Svizzera , che li ha adottati oramai da tempo , e con ottimi risultati. Saluti.

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  14. Bravo ! Tra quante generazioni prevede che si possa realizzare , qua da noi , quello che lei dice , dato che siamo ancora a discutere di discariche in aree protette ?? E , nel frattempo cosa facciamo . Riguarda quanto inquinano i moderni termovalorizzatori veda di informarsi meglio , magari facendo una passeggiata in Svizzera , che li ha adottati oramai da tempo , e con ottimi risultati. Saluti.

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  15. sbagliato….si informi meglio….ci sono paesi europei che acquistano i rifiuti per i loro termovalorizzatori…e visto che parliamo di paesi del nord europa dove viene prima di tutto l’ambiente credo che a tutt’oggi avessimo avuto il termovalorizzatore forse avremmo anche venduto energia elettrica. Poi se mi viene a dire che i paesi nord europei acquistano i rifiuti da tutti i paesi dell’unione tranne che dall’italia questo è un altro paio di mani. Ciò non toglie che il sig assessore è un po sotto la norma….

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  16. sbagliato….si informi meglio….ci sono paesi europei che acquistano i rifiuti per i loro termovalorizzatori…e visto che parliamo di paesi del nord europa dove viene prima di tutto l’ambiente credo che a tutt’oggi avessimo avuto il termovalorizzatore forse avremmo anche venduto energia elettrica. Poi se mi viene a dire che i paesi nord europei acquistano i rifiuti da tutti i paesi dell’unione tranne che dall’italia questo è un altro paio di mani. Ciò non toglie che il sig assessore è un po sotto la norma….

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  17. Ben venga un sito più sicuro … solo che mi sarei apettato, da parte di tutti quelli che a questo punto preferivano la discarica, uno straccio di studio per un sito alternativo … o l’alternativa é un bel termovalorizzatore … magari accanto alla centrale di Milazzo!
    A ben risentirci!

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  18. Ben venga un sito più sicuro … solo che mi sarei apettato, da parte di tutti quelli che a questo punto preferivano la discarica, uno straccio di studio per un sito alternativo … o l’alternativa é un bel termovalorizzatore … magari accanto alla centrale di Milazzo!
    A ben risentirci!

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  19. Pace rientra in tutte le categorie di protezione del territorio, i vincoli sono noti. E’ bene ricordare che comunque nel breve spazio della città che sorge attorno a Pace vivono centinaia di migliaia di persone…la soluzione era quella di trovare un sito con meno densità abitativa e meno legato alle protezioni ambientali, paesaggistiche, culturali, ect…bisogna allontanarsi dall’area dello Stretto….ma questo era noto già prima.

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  20. Pace rientra in tutte le categorie di protezione del territorio, i vincoli sono noti. E’ bene ricordare che comunque nel breve spazio della città che sorge attorno a Pace vivono centinaia di migliaia di persone…la soluzione era quella di trovare un sito con meno densità abitativa e meno legato alle protezioni ambientali, paesaggistiche, culturali, ect…bisogna allontanarsi dall’area dello Stretto….ma questo era noto già prima.

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