I Consiglieri Comunali Francesco Pagano, Nicola Cucinotta, Rita La Paglia e Claudio Cardile hanno sviluppato un'interrogazione, sottoposta al Sindaco Renato Accorinti, per conoscere i reali motivi che hanno bloccato lo sviluppo dei cantieri di servizio all'interno del territorio cittadino
Il Consiglio Comunale alza ancora la voce contro l'Amministrazione in nome della lecita sopravvivenza e dell'autonomia dei cittadini messinesi. I Consiglieri Francesco Pagano, Nicola Cucinotta, Rita La Paglia e Claudio Cardile, infatti, hanno inviato un'interrogazione al Sindaco Renato Accorinti per conoscere la sorte dei 26 cantieri di servizio che sarebbero dovuti partire in riva allo Stretto ma che invece risultano ancora fermi.
Nell'agosto del 2013 la Giunta Crocetta ha varato un piano per combattere la crisi lavorativa interna all'isola: secondo il progetto, infatti, la Regione dava la possibilità alle città siciliane di organizzare cantieri di lavoro da distribuire in varie aree (raccolta rifiuti, arredo e verde urbano, agricoltura, raccolta differenziata, servizi sociali, marketing territoriale e turismo, viabilità e manutenzione, trasporto pubblico locale, cultura, cimiteri e manutenzione degli stabili comunali). Il bando ha ovviamente richiesto ai Comuni un iter burocratico da seguire, avviato dall'Amministrazione messinese nel settembre del 2013, in seguito vari cittadini hanno proposto le proprie candidature nel marzo del 2014, riuscendo ad avere una proroga fino al 7 maggio dello stesso anno.
La Regione ha approvato i 26 progetti presentati dal Comune di Messina e ha stanziato finanziamenti pari a 2,3 milioni di euro. A giugno del 2014 sono state rese note le graduatorie stilate dagli uffici e un mese dopo, stando alle dichiarazioni della giunta di Palazzo d'Orleans, già 650 cittadini avrebbero dovuto cominciare a lavorare grazie al denaro finito nelle casse dell'Amministrazione. Da un anno però, ed è questo il nodo principale denunciato dai firmatari dell'interrogazione, i cantieri sono ancora fermi e nessun progetto è realmente partito.
"Fortemente preoccupati", dichiarano Pagano, Cardile, Cucinotta e La Paglia, "ci chiediamo che fine abbiano fatto i circa 2,3 milioni di euro stanziati per i cantieri di servizio? La vicenda è divenuta paradossale". Sono quindi diverse le domande poste al primo cittadino dai Consiglieri Comunali, "Quali sono i reali impedimenti burocratici che a tutt'oggi non consentono il concreto avvio dei cantieri di servizio. Se il Sindaco intende "con estrema urgenza" intervenire personalmente ponendo in essere tutte le iniziative necessarie affinché anche a Messina si avviino i Cantieri Servizio, come già avvenuto in tanti altri comuni siciliani. Cosa si stia facendo per risolvere e superare lo stallo in cui si trovano ormai da circa un anno i cantieri di servizio. Se intende rivelare di chi sono le eventuali responsabilità del grave ritardo accumulato fino ad oggi. Quanto tempo ancora i cittadini messinesi inseriti nelle graduatorie definitive, dovranno attendere prima di veder coronato il sogno di poter lavorare, anche per soli tre mesi, affinché si possa dare un po' di respiro alla crisi occupazionale, in una città al collasso".
Claudio Panebianco