Le indagini del Commissariato di Capo d'Orlando scattarono nel 2011 quando nel centro orlandino si verificarono diversi episodi di violenza e minacce.
Usavano chiamarsi “matto” quando parlavano al telefono tra di loro. Si coordinavano sullo spaccio, luoghi di incontro, su come coordinare e gestire la piazza di Capo d’Orlando.
L’hanno fatto per anni, ignari che i poliziotti fossero lì ad ascoltarli, a seguire i loro movimenti, ad intervenire in quelle più di 70 cessioni di droga, tra cui cocaina, marijuana, hashish.
E’ vastissima l’Operazione Scacco Matto che, stamattina, ha inflitto un colpo durissimo allo spaccio di droga del comune orlandino.
Sei in tutto i giovanissimi per cui il Gip ha firmato l’obbligo di dimora, mentre sono 28 gli indagati.
Finiscono nei guai Francesco Martina, 24 anni di Patti, Michele Bontempo Ventre, 29 anni di Bronte, Oscar Armeli, 24 anni di Sant’Agata di Militello, Marco Rizza, 26 anni di Torino, Edoardo Gorgone, 28 anni di Patti, Antonina Oliva, 33 anni di Messina.
Le indagini, coordinate dai poliziotti del Commissariato di Capo d’Orlando, sono scattate nell’agosto 2011 quando il centro orlandino fu scosso da diversi episodi di violenza e minaccia di giovani contro giovani. Pestaggi, un pizzino minatorio, l’incendio di un motorino. Agli agenti bastò poco per capire che dietro tutto quello si nascondeva un sistema di droga più ampio, un sistema che aveva come punti di riferimento proprio i due “matti” Martina e Bontempo.
Le minacce ed i pestaggi, infatti, erano stati ordinati per il mancato pagamento di una partita di marijuana, circa 400 euro di valore.
Coordinati dal Commissario Giuliano Bruno, gli agenti hanno così ricostruito più di 70 episodi di spaccio, eseguendo diversi sequestri e delineando il particolato modus operandi utilizzato dai giovanissimi. (Veronica Crocitti)