“Il protocollo – afferma il presidente - consente di sbloccare l'iter per la realizzazione di una infrastruttura importantissima per la provincia di Messina”. I deputati regionali Picciolo, Greco e Germanà chiedono che i canoni di affitto demaniale, che l’Authority in base all’accordo concessorio verserà alla Regione, vengano utilizzati compensativamente per ridare decoro e funzionalità alla città di Messina. Soddisfatto anche il deputato nazionale Garofalo
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, comunica che stamane, alla presenza dell'assessore Maurizio Croce, del sindaco di Messina, Renato Accorinti e del senatore Giampiero D'Alia, è stato sottoscritto il protocollo di intesa relativo all'ampliamento della circoscrizione territoriale a favore dell'Autorità Portuale di Messina per il porto di Tremestieri, con il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio.
“Il protocollo – afferma il presidente – consente di sbloccare l'iter per la realizzazione di una infrastruttura importantissima per la provincia di Messina”.
Nel corso dell'incontro il presidente ha ringraziato il ministro Delrio per l'intesa raggiunta, per l'impegno continuo e costante che ha assunto a favore della Sicilia e per l'attenzione che il Ministero delle Infrastrutture sta ponendo per la realizzazione rapida della via di collegamento alternativa sulla A19, nella zona interessata dal cedimento del ponte Himera.
"Soddisfazione ed apprezzamento" sono espressi anche dai deputati messinesi Beppe Picciolo, Marcello Greco e Nino Germanà: "E' il punto nodale di ripartenza e rilancio del porto di Tremestieri ma più in generale di quella Messina che non si arrende e combattete strenuamente per ritrovare un filo conduttore che esalti le proprie peculiarità – ha affermato Picciolo -. Dopo anni di attesa finalmente si è potuto trovare, grazie ad un accordo fortemente voluto dalla politica (dopo i tanti incontri preparatori a Palermo tra Croce, De Simone Di Sarcina e Pirillo), il bandolo della matassa basandosi sulla disponibilità dell'assessorato regionale al Territorio a dare in concessione le aree demaniali all’Autority portuale, allo scopo di avviare definitivamente i lavori per l'ampliamento del nuovo porto di Messina”.
Il capogruppo all’Ars del Patto dei democratici riformisti ha quindi auspicato, insieme ai colleghi Greco e Germanà che al pari hanno seguito passo passo la conclusione positiva della concessione, “che i canoni di affitto demaniali che l'Authority dovrà versare negli anni alla Regione possano essere tecnicamente vincolati e reinvestiti in favore della città di Messina per l'efficentamento del sistema portuale in genere e per mitigare le sofferenze che i messinesi hanno subito e subiscono dalla presenza ingombrante dei tir all'interno della nostra città”. In buona sostanza il ragionamento è quello di non perdere di vista i tanti problemi di Messina, utilizzando le nuove risorse economiche che verranno versate nelle casse delle Regione per ridare dignità e decoro ad un territorio costretto da troppi anni ad essere trattato come la cenerentola dell'Isola.
Linea simile anche per il deputato di Area Popolare, Vincenzo Garofalo: “La firma del protocollo d'intesa e del relativo decreto che amplia la fascia di competenza territoriale dell'Autorità portuale rappresenta un tassello fondamentale per portare a completamento un progetto avviato da tempo per dare respiro alla città. Dieci anni fa, ai tempi in cui ero presidente dell'Autorità portuale, il primo passo: dopo la realizzazione dell'approdo d'emergenza veniva ampliata, per la prima volta, la circoscrizione. Allora l'idea era quella di liberare per step successivi Messina dalla schiavitù del traffico. Un piano ampio e ambizioso che oggi, può essere realizzato. Costruire, finalmente, il secondo approdo significa consentire il riassetto urbanistico e trasportistico della città e permettere la riqualificazione di alcune arterie, come il viale della Libertà. Non solo, parliamo di un appalto da 80 milioni di euro: una somma importante che serve a realizzare una infrastruttura centrale per la rinascita della città e che, inevitabilmente, muoverà l'economia asfittica del settore con l'impiego dei lavoratori che saranno impegnati a realizzarla. Al ministro Delrio, al quale va un ringraziamento per aver agito in tempi brevi non interrompendo quell'iter già intrapreso al Ministero, chiediamo adesso l'ultimo tassello, ovvero il conferimento dei poteri speciali. I presupposti ci sono perché quell'emergenza che legittimò allora l'adozione della ordinanza di protezione civile è ancora in atto e il conferimento dei poteri speciali sarebbe lo strumento per risolverla rapidamente e definitivamente. Al sindaco spetta invece il compito di sottoscrivere in tempi rapidi il contratto. L'Autorità portuale è chiamata, infine, a svolgere un ruolo di primo piano in questo disegno e nella riqualificazione complessiva della città che passa anche attraverso, ad esempio, l'avvio dei cantieri della fiera con la ristrutturazione del teatro e del padiglione delle esposizioni. Progetti al palo da troppo tempo".
Ma gli “ambientalisti” nostrani,sempre attivi in difesa degli uccelli che andavano a sbattere contro le torri del Ponte, ora non dicono niente della DEVASTAZIONE AMBIENTALE del litorale di Tremestieri?
E quando lo Scirocco lo insabbierà nuovamente ci andranno loro con il Sindaco tibetano con la paletta e il secchiello?
Ma gli “ambientalisti” nostrani,sempre attivi in difesa degli uccelli che andavano a sbattere contro le torri del Ponte, ora non dicono niente della DEVASTAZIONE AMBIENTALE del litorale di Tremestieri?
E quando lo Scirocco lo insabbierà nuovamente ci andranno loro con il Sindaco tibetano con la paletta e il secchiello?
Chi volesse come mè prendere il bagno nella zona di Pistunina ebbene trova il litorale sfregiato da anni di incuria e di abbandono totale.Fino a gli anni sessanta e settanta l’renile era frequentato da tantissima gente del luogo che trovava refrigerio dalla calura estiva riparandosi sotto le macchie meditterranee di “pino marino” oggi totalmente scomparse sostituite da cumuli cemento e ferraglie acuminate ed inerti di tutte le specie. Bisogna fare molta attenzione per non ferirsi camminando sul bagnasciuga.Proporrei in occasione dei cotruendi nuovi moduli portuali di prevedere delle opere di compensazione verde,(qualche panchina, per sedersi ed osservare la bellezza dello stretto,oppure aree tematiche e ludiche.)Ma non siamo in Olanda……
Chi volesse come mè prendere il bagno nella zona di Pistunina ebbene trova il litorale sfregiato da anni di incuria e di abbandono totale.Fino a gli anni sessanta e settanta l’renile era frequentato da tantissima gente del luogo che trovava refrigerio dalla calura estiva riparandosi sotto le macchie meditterranee di “pino marino” oggi totalmente scomparse sostituite da cumuli cemento e ferraglie acuminate ed inerti di tutte le specie. Bisogna fare molta attenzione per non ferirsi camminando sul bagnasciuga.Proporrei in occasione dei cotruendi nuovi moduli portuali di prevedere delle opere di compensazione verde,(qualche panchina, per sedersi ed osservare la bellezza dello stretto,oppure aree tematiche e ludiche.)Ma non siamo in Olanda……