Le posizioni in merito sono nettamente in contrasto: se per la compagine guidata da Rita Corrini un incontro con i cittadini è fondamentale prima di realizzare l’opera, per la maggioranza invece avrebbe senso solo dopo il periodo di sperimentazione della pista ciclabile
Se la discussione sulla segnaletica stradale si è chiusa con l’inizio dei lavori (nella giornata di ieri i primi interventi hanno riguardato circa 500 metri del lungomare in direzione Ct-Me), prosegue invece quella sulla pista ciclabile e sulla mancata assemblea pubblica così come richiesto dal gruppo di minoranza, di cui si è discusso anche nell’ultimo consiglio comunale di Roccalumera. Le posizioni in merito sono nettamente in contrasto: se per la compagine guidata da Rita Corrini un incontro con i cittadini è fondamentale prima di realizzare l’opera, per la maggioranza invece avrebbe senso solo dopo il periodo di sperimentazione della pista ciclabile.
“L’Amministrazione –ha dichiarato la compagine di opposizione- piuttosto che attivarsi per la predisposizione di un nuovo piano viario ufficiale, cerca di entrare in polemica con la minoranza nonostante quest’ultima, in diverse occasioni, abbia ribadito di essere favorevole all’idea soprattutto dal punto di vista ambientale. Quando si tratta di questioni di interesse pubblico –proseguono i consiglieri di minoranza- come nel caso dell’istituzione della pista ciclabile e delle inevitabili ricadute sulla collettività, non esistono prese di posizioni di sorta e non esiste né maggioranza né minoranza ma si deve cercare di essere tutti coinvolti in un processo di informazioni oggettive per poter ponderare possibili soluzioni consone agli interessi generali. Tutto ciò poteva scaturire da un’assemblea o un dibattito pubblico, che si sarebbe dovuto svolgere soprattutto nella fase preliminare di elaborazione del piano viario e non solo dopo l’avvio della fase sperimentale. Non è polemica ma una questione di responsabilità -conclude il gruppo- poiché gli eventuali effetti negativi, soprattutto sotto il punto di vista della sicurezza e della viabilità, ricadrebbero irrimediabilmente, sempre e comunque, sui cittadini”.
Sulla questione interviene l'avv. Carmelo Saitta, esperto del sindaco, che contesta le dichiarazioni della minoranza perché tendenziose: "Anziché attenzionare la condotta dell’amministrazione Argiroffi, la minoranza punta al suo discredito ed alla critica gratuita, credendo in tal modo di stigmatizzare inesistenti disfunzioni. Al momento è giudizio unanime che il lungomare di Roccalumera è un vanto per tutta la riviera ionica. I consiglieri comunali di opposizione, invece di esprimere apprezzamento, spostano l’attenzione sulla pista ciclabile, ancora da fare ed ancora da trattare in consiglio, senza formulare una loro idea ed un loro progetto. D’altronde – prosegue Saitta – che l’azione della minoranza è animata da propositi strumentale è provato dal fatto che pochi giorni fa la stessa è insorta, chiedendo come mai il sindaco non avesse fatto alcunché per la segnaletica sul lungomare, malgrado i cartelli del divieto di sosta per detto intervento fossero stati già posizionati da parecchi giorni, con la data del 20 luglio per l’inizio lavori".
“I consiglieri di minoranza –incalza l’esperto di Argiroffi- dovrebbero rendere plauso all’azione del Sindaco per aver restituito Roccalumera agli onori di un tempo, con le finanze a posto ed il ritorno dei villeggianti con presenze che non si vedevano da tempo, e con benefici per tutte le attività commerciali e ricordo agli amici della minoranza che venti anni di battaglie politiche vinte e perse spese dal sottoscritto costituiscono un curriculum valido per legittimare il mio ruolo tecnico e politico. E comunque in questi 24 mesi ho preso parte alla visione ed ai progetti politici dell’Amministrazione attiva, fornendo un contributo in prima persona al successo di Argiroffi e compagni nel mettere in sicurezza i conti di Roccalumera gravati da un debito monstre di 5 milioni di euro. Questo e molto altro –conclude- mi legittima alla critica anche dura nei confronti dei consiglieri di minoranza, se ne facciano una ragione”.
Gi.Br.