S. Teresa. Rifiuti, dall'Ato all'Aro: ecco come da settembre cambieranno costi e gestione

S. Teresa. Rifiuti, dall’Ato all’Aro: ecco come da settembre cambieranno costi e gestione

S. Teresa. Rifiuti, dall’Ato all’Aro: ecco come da settembre cambieranno costi e gestione

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mercoledì 19 Agosto 2015 - 11:22

Si passerà in un tempo variabile tra i 3 e i 12 mesi all'eliminazione dei 120 cassonetti dell’indifferenziata. Il sindaco: "I dipendenti necessari per la gestione totale del servizio passeranno da 22 a 12"

Il prossimo mese di settembre segnerà una svolta importante per S. Teresa di Riva: la raccolta, il trattamento e lo smaltimento rifiuti ritornerà ad essere gestita direttamente dal Comune”. Ad annunciarlo è il sindaco, Cateno De Luca, il quale ha anche evidenziato cosa cambierà concretamente sotto l’aspetto economico, in termine di costi per la cittadinanza e, soprattutto, sotto il profilo ambientale. “Posso dire che cambierà molto – taglia corto il primo cittadino e che si partirà da subito con la raccolta differenziata porta a porta, eliminando i 96 cassonetti dislocati in tutto il territorio utilizzati per la raccolta di carta, vetro e plastica. Si passerà poi, in un tempo variabile tra i 3 e i 12 mesi all’eliminazione dei 120 cassonetti dell’indifferenziato. L’auspicio, quindi – prosegue De Luca – è che già dalla prossima estate non si vedano più in giro i maleodoranti cassonetti a Santa Teresa di Riva. Tuttavia già da subito, e fino a quando non saranno eliminati, ogni settimana saranno puliti e disinfettati con appositi macchinari”.

Il kit che verrà concesso in comodato d’uso gratuito ai cittadini sarà composto da 5 bidoncini di colore diverso (umido, carta, vetro, plastica ed indifferenziato) con un chip identificativo non rimovibile, di cui quello per i rifiuti umidi con un filtro attivo incorporato per prevenire i cattivi odori. “In più – precisa il sindaco – saranno consegnati dei sacchetti e sarà fornita una tessera per poter accedere ad uno dei quattro centri di raccolta (uno a Bucalo, uno a Barracca, uno per la zona di Torrevarata-Sparagonà ed infine uno per le frazioni di Misserio e Fautarì) per depositare particolari tipi di rifiuti (ad esempio materiale verde derivante dalla pulizia dei giardini o medicinali scaduti, batterie esauste) o per depositare i rifiuti se non si ha la possibilità di svuotarli durante il passaggio porta a porta degli addetti alla raccolta. E questa è la vera novità: il costo della parte variabile dell’imposta rifiuti – rimarca il primo cittadino – non sarà più parametrizzata alla presunzione o alla previsione, ad esempio in base ai componenti del nucleo familiare, ma direttamente alla reale produzione di rifiuti. Come? Semplice, ogni bidoncino, (che deve essere consegnato solo quando pieno) ha un peso standard, ed in bolletta il cittadino si troverà l’esatta quantità di rifiuti prodotta”. Ma attenzione, sin dal primo anno non è possibile effettuare meno del 50% di differenziata, altrimenti ci sarà un ammonimento per arrivare poi anche a delle sanzioni se perdura la non volontà o la pigrizia nel differenziare i rifiuti. Un’apposita sezione del sito istituzionale del Comune, previa registrazione ed accesso riservato, permetterà di monitorare l’andamento della raccolta differenziata di ogni cittadino, con percentuali ottenute, previsione di bolletta annuale e penalità o premialità ottenute. “Quindi, per quanto riguarda la parte variabile della tariffa – fa notare De Luca – si risolverà definitivamente il problema dei vacanzieri ed in generale di tutte i cittadini non residenti che utilizzano le abitazioni in brevi periodi dell’anno. Pagheranno solo per la reale produzione di rifiuti. Anche la parte fissa del tributo, cioè tutta la gestione dell’impianto di raccolta e la pulizia ambientale del comune nonché lo svuotamento dei piccoli contenitori dislocati nel territorio, grazie al braccio di ferro vinto dal Comune con i sindacati, avrà un notevole ribasso rispetto ai costi attuali con la gestione Ato: infatti i dipendenti necessari per la gestione totale del servizio passeranno da 22 a 12, per un risparmio tutto a beneficio dei cittadini”.

Quanto pagheremo quindi dal prossimo anno? De Luca non ha dubbi: “Almeno il 25-30% in meno rispetto al 2015 per arrivare dal 2017, a regime, ad una tariffa a livello dei più virtuosi paesi del nord Italia. Una famiglia di 3 persone in una casa di circa 100mq che nel 2014 pagava 410 euro, nel 2015 (grazie al lavoro dell’Ufficio unico delle Entrate che ha ridistribuito in maniera equa la tariffa, accertando circa 1.500 contribuenti sconosciuti) è passata a 272 euro , pagherà nel 2016 circa 190,00 per arrivare a circa 130-150 euro nel 2017. Un bel risparmio, considerando che in più il paese sarà inevitabilmente più pulito”. Inoltre il sindaco ha ricordato come “Santa Teresa di Riva, anche con i notevoli ritardi dell’Urega che sta impiegando oltre 7 mesi e 12 commissioni per stabilire la vincitrice delle 6 buste pervenute, e con le numerose riunioni che ha dovuto sostenere con i sindacati per la riduzione di personale necessario, è in netto vantaggio fra tutti i Comuni della Riviera Jonica per la costituzione dell’Aro comunale anche grazie alla volontà del sindaco di gestire autonomamente il servizio avendo la possibilità di comune superiore a 5000 abitanti. Adesso la palla passa direttamente a tutti noi cittadini: più bravi saremo, più risparmieremo, più pulita sarà Santa Teresa di Riva. Gli strumenti da settembre ci saranno. Non ci saranno invece più alibi”.

C. Casp.

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