Migliaia di partecipanti per un evento unico nell’intero Meridione. La facciata del Duomo di Messina è divenuta per una sera schermo di sperimentazioni artistiche tra pop art, videogiochi anni 80 ed atmosfere new wave
Il Duomo di Messina si illumina dei colori della pop art di Roy Lichtenstein ed Andy Warhol, dell’astrattismo di Kandinskij o della pittura metafisica di Giorgio De Chirico. Dalla porta centrale una danzatrice da cinema muto inizia un ballo frenetico ed inquietante. La Cattedrale si incendia, crolla e risorge dalle proprie ceneri al ritmo della musica techno.
Il Kernel Festival approda per la prima volta nel Meridione in una tappa messinese che resterà a lungo impressa nella memoria delle migliaia di partecipanti che hanno assiepato dalla tarda serata di ieri Piazza Duomo. La facciata della Cattedrale ha incontrato la contemporaneità attraverso le sperimentazioni di alcuni tra i più noti giovani artisti specializzati nell’audiovisualmapping: videogiochi anni 80 ed atmosfere new wave si sono alternati all'interno di uno spettacolo sconosciuto a queste latitudini con un’affascinante progressione di colori ed audacie compositive. L’evento, iniziato intorno alle 21.30, è poi proseguito in Fiera, dove è stato allestito un percorso suggestivo da integrare con le sonorità selezionate dall’organizzazione e disponibili al pubblico grazie a delle cuffie multicanali. Nell’incantevole terrazza dell’ex Irrera a Mare, infine, si sono succedute le esibizioni di alcuni tra i più noti performer di musica elettronica, dal messinese Dj Dedos alla spagnola Las Flores No Lloran.
Stasera nuova replica a Piazza Duomo con i cortometraggi in proiezione alle ore 21.30 e 22.30. Nuova serie di concerti in Fiera dalle 21.30 con Davide Patania, Cumino, Logical Disorder, The Field e Palm Wine. I due eventi del Festival sono costantemente collegati da un servizio navette offerto gratuitamente dall’organizzazione.
Domenico Colosi