152 apprendisti su 157 diventano a tempo indeterminato, se ne parlerà il 18 settembre
“Sono cinque, fino a oggi, i contratti di apprendistato per personale autista che, dopo tre anni di formazione con agevolazione fiscale, Atm non ha inteso trasformare in contratti a tempo indeterminato e ha risolto interrompendo unilateralmente il rapporto di lavoro con i malcapitati apprendisti. A nulla fino ad oggi sono valse le richieste di chiarimenti e le proposte di soluzione “bonaria” avanzate del fronte sindacale che, impegnandosi a mantenere la vertenza in ambito aziendale, evitando così azioni di lotta e clamore mediatico, nell’incontro con l’azienda tenutosi in data 22 agosto 2023 aveva chiesto di conoscere i motivi dei “licenziamenti” col fine di individuare una soluzione condivisa per la tutela dei preziosi posti di lavoro in una città con il più alto tasso di disoccupazione della Sicilia”.
Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisl, Ugl e Orsa, nell’invitare l’azienda a risolvere la controversia per le vie brevi, hanno chiesto di conoscere in modo ufficiale i metodi di valutazione e le motivazioni che hanno contribuito alla risoluzione dei rapporti di lavoro.
“Con l’ormai nota arroganza che contraddistingue il consiglio di amministrazione aziendale, in perenne scontro con i dipendenti, Atm fino ad oggi non ha risposto alle richieste di incontro e, facendosi scudo con le regole che le consentono di risolvere in modo unilaterale i contratti di apprendistato, snobba le richieste del sindacato e rilancia annunciando che ulteriori “licenziamenti” sono in programma. Si tratta di 5 giovani autisti che hanno contribuito a mantenere efficiente il servizio, scaraventati sui bus appena assunti, con affiancamenti e tutor che esistono spesso solo sulla carta. Probabilmente si tratta di lavoratori che, nonostante la precarietà del loro contratto, nell’arco dei tre anni di formazioni hanno avuto l’ardire di rivendicare e tutelare i loro diritti nelle sedi deputate e, come sempre accade, Atm ne colpisce qualcuno per educarli tutti. Il consiglio di amministrazione di Atm richiama le regole quando queste le consentono di agire in modo unilaterale ma nel mondo del lavoro esistono una miriade di regole, soprattutto in tema di sicurezza e tutela dei diritti, che l’azienda ignora distrattamente. Atm Spa è un’azienda pubblica e non una bottega sotto padrone – continuano i sindacati – ove con risorse pubbliche ci si vanta mediaticamente di fare nuova occupazione, ma al tempo stesso non si usa la dovuta trasparenza nel chiarire con quali criteri si decide di lasciare disoccupati cinque giovani messinesi”.
I sindacati, “non volendo in alcun modo ingerire nelle decisioni aziendali, chiedono solo trasparenza e di conoscere i criteri “oggettivi” delle scelte adottate al fine di verificare se vi siano state scelte discriminatorie che non sarebbero tollerabili in ambito pubblico. Preso atto negativamente del silenzio aziendale e dell’annuncio di ulteriori “licenziamenti” di apprendisti, oggi tutte le Organizzazioni Sindacali presenti in azienda hanno attivato le procedure di raffreddamento per la tutela dei livelli occupazionali e si scusano preventivamente con l’utenza per i disagi che ne deriveranno”.
La risposta di Atm
“Le organizzazioni sindacali – commentano da Atm Spa – provano a far passare il messaggio che dietro questa scelta ci sia un modus operandi anomalo da parte dell’azienda. La vera notizia, che i sindacati scientemente omettono di dire, è che ben 152 apprendisti sui 157 assunti con contratto di apprendistato hanno firmato o firmeranno a breve un contratto a tempo indeterminato. In questi anni Atm spa ha assunto 242 persone, di cui ben 203 operatori di esercizio. Peraltro, l’azienda sta continuando ad assumere e sono attualmente in atto selezioni per l’assunzione di altri 30 operatori di esercizio e di 10 figure amministrative”.
Atm precisa infine che “tutte le scelte adottate rispettano pienamente le normative vigenti. L’azienda è pronta a confrontarsi con le organizzazioni sindacali nella riunione già convocata per lunedì 18 settembre, aggiungendo all’ordine del giorno stilato l’argomento apprendisti».
Di sicuro hanno fatto qualcosa per non essere stati assunti in pianta stabile.
Il problema è sapere cosa e la mancanza di una spiegazione può solo voler dire che si sono messi in cattiva luce nei confronti dei piani alti. Ovvero: hanno chiesto qualche diritto? Per me non c’è altra spiegazione.
Se avessero fatto una qualche mancanza lo si sarebbe già saputo.
Oggi i sindacati lamentano la presenza (sulla carta ) dei tutor per i neoassunti….. prima dov’erano?
Se i cinque autisti non sono stati assunti l’azienda avrà dei motivi validi, i sindacati dicono che Atm è un’azienda pubblica, ma ciò è vero in parte in quanto è mista e per fortuna che lo sia, adesso viene guidata con metodi da azienda privata che mira a perseguire utili come è doveroso, la vecchia azienda privata ha portato nei bilanci del Comune milioni di euro di debiti, e una parte dei dipendenti della vecchia azienda facevano tutto tranne che lavorare, chi lavorava sul serio allora era un numero sparuto.
Ed è proprio questo il problema caro nstwviva. Pur con i dovuti errori non si può negare che l’azienda sta cercando di dare un netto taglio col passato e le varie iniziative ne sono la rimostranza. Su tutte il move me, oppure il parcheggio intera giornata nei parcheggi di interscambio a 2.50€. Questa continua lotta del sindacato e in particolare di una parte del sindacato stride con le migliorie, pur minime, che iniziano a vedersi nel servizio. Logico che i frutti siano conseguenza dell’impegno del personale ma è pur vero che ogni giorno si assiste ad attacchi all’azienda.