Il rilancio dovrebbe partire dal prossimo 13 dicembre, col nuovo orario di Trenitalia. Entro quella data è necessario definire gli accordi per l’integrazione tariffaria treno-Atm. Il segretario di Orsa Trasporti, Michele Barresi, chiede che si dia subito mandato al direttore Foti

28 corse quotidiane, tra le 6.20 e le 21, con un treno ogni ora su entrambe le direzioni. La nuova Metroferrovia, che serve la zona centro-sud di Messina, dalla Stazione Centrale a quella di Giampilieri, partirà dal prossimo 13 dicembre, secondo le intenzioni manifestate da Trenitalia. Un servizio finalmente degno di tal nome, che però è ancora sulla carta. Per far sì che non resti un sogno, è necessaria l’integrazione con Atm, anzitutto dal punto di vista tariffario col biglietto integrato e poi con la rimodulazione dei percorsi. Serviranno, ad esempio, più bus per i collegamenti a pettine in corrispondenza delle fermate ferroviarie e meno sulla strada statale 114, che cammina parallela alla linea ferroviaria.

Si tratta dell’ultima occasione per un salto di qualità sulla mobilità sostenibile. Qualche anno fa furono spesi quasi 40 milioni per l’adeguamento delle stazioni, una cifra alla quale ad oggi non sono corrisposti vantaggi. Se fallirà anche questo tentativo, sarà stato solo l’ennesimo spreco di denaro pubblico. In diverse città italiane, il treno è ormai un comune mezzo di trasporto per gli spostamenti brevi, una specie di metropolitana di superficie valida alternativa all’utilizzo del mezzo privato che comporta alte spese di carburante e parcheggio. Ed è proprio questo il punto, la spesa, perché l’utilizzo dell’accoppiata treno-bus o treno-tram dovrà convenire economicamente. 2 euro per mezza giornata e 3 euro per il giornaliero è la proposta avanzata da tempo dall’Orsa e ribadita nello scorso mese di luglio, quand’è trapelato il nuovo orario di Trenitalia.

Da due mesi a questa parte, però, complici i mesi estivi, nulla si è mosso. Fino a dicembre c’è ancora tempo ma è bene muoversi in anticipo. La pensa così anche l’assessore alla Mobilità, Gaetano Cacciola: “Dobbiamo assolutamente incontrarci con Atm e Trenitalia, è uno degli obiettivi delle prossime settimane per stabilire definitivamente cosa fare. Abbiamo presentato il progetto molto tempo fa ed evidentemente è stato apprezzato. Bisogna superare le difficoltà tecniche perché, al momento, il costo del biglietto del treno è molto più alto rispetto a quello Atm ma questo non dovrebbe comunque escludere la possibilità dell’integrazione”. Ottimista? – chiediamo -. “Di natura lo sono – risponde l’assessore – ma l’esperienza degli ultimi due anni mi ha insegnato che è meglio andare cauti”.

Perplesso, almeno per il momento, il segretario di Orsa Trasporti, Michele Barresi, che ha da sempre puntato forte sul progetto. “Sul biglietto integrato siamo all’anno zero – afferma – e credo sia necessario dare pieno mandato al direttore dell’Atm, Foti, che, vista la sua esperienza in Gtt, può riuscire dove tutti ad oggi hanno fallito. A monte, però, serve un intervento urgente da parte dell’amministrazione comunale”.

La speranza è che tutto vada in porto come previsto. “Anzi – conclude Barresi – sarebbe auspicabile un anticipo rispetto a dicembre, in modo tale che gli studenti possano già usufruire del servizio. Per rendere fattibile il progetto serve integrare la flotta Minuetto che da quando è attiva la linea Catania-Palermo impiega ben 10 convogli. A tal proposito ci risulta che a breve Trenitalia porterà in Sicilia una decina di treni Jazz, simili ai Minuetto ma con maggiore capienza. Fatta questa operazione, si potrebbero svincolare i Minuetto che servono per la metroferrovia”.

(Marco Ipsale)