Ugl Salute e Ugl Utl di Messina denunciano le difficoltà da parte dei cittadini tramite il Cup. "Visite non prenotabili online per i bambini"
MESSINA – Ugl Salute e Ugl Utl di Messina denunciano le sempre maggiori difficoltà da parte dei cittadini nel riuscire a prenotare una qualsiasi visita presso gli ospedali cittadini. “Ci risulta che nell’ultimo periodo gli utenti abbiano incontrato grandi difficoltà a prenotare attraverso il Centro Unico Prenotazioni (Cup) con attese telefoniche, quando si è fortunati, anche di diverse ore dopo numerosi tentativi. Ci sembra una situazione indecorosa per quei cittadini che, loro malgrado, si trovano nella necessità di dover accedere a una qualunque prestazione del Servizio sanitario nazionale” – affermano il segretario provinciale Ugl Salute, Fabrizio Denaro, e Ugl Utl, Tonino Sciotto.
La proposta dell’Unione generale del lavoro
Le prenotazioni, però, si possono fare semplicemente online. “Col grande limite che la prenotazione può essere fatta per il solo possessore dello Spid che accede, cioè non è possibile prenotare per un figlio piccolo (lo Spid per i servizi sanitari si può fare solo dai 14 anni in su, ndr), un anziano o un disabile. In quei casi l’unica possibilità sono le interminabili attese al telefono, come se ogni cittadino non avesse altro da fare, per poi vedersi prenotata la prestazione a distanza di diversi mesi ma questa è un’altra storia… Una proposta che ci sentiamo di fare è di agevolare le prenotazioni rendendo maggiormente fruibile la piattaforma online, consentendo le prenotazioni per conto di familiari attraverso le dovute autorizzazioni. Proposta che non risolverebbe il problema ma faciliterebbe un po’ le cose. Riteniamo ormai urgente e non più rinviabile da parte delle aziende sanitarie della provincia di Messina trovare una rapida soluzione per un grave problema che ciclicamente si ripete e che inevitabilmente impatta sull’accesso alle cure dei cittadini messinese”.
Forse sarebbe stato meglio , dato che a prenotare e’ un familiare maggiorenne, prima autenticare l’adulto con SPID e poi, farlo inserire, sotto la tua completa responsabilità, tutti i dati del minore stesso (che ovviamente, non puo’ averlo). Sarebbe poi auspicabile che a sviluppare progetti simili, fossero i dipendenti interni all’azienda/e stessa/e, magari, creando un team di lavoro. Sarebbe cioè una ottima ragione per incentivare, davvero il personale (programmatori CED), assunto a suo tempo dalle aziende sanitarie messinesi, magari, con un progetto comune, finanziato dalla Regione Siciliana o dal Ministero della Salute.
Si scopre come sempre l’america dopo colombo. Le problematiche denunciate dal sindacato sono purtroppo dinamiche pressoché quotidiane, che rasentano ormai la normalità. Quello dei tempi di attesa prima che qualcuno risponda è una situazione che si verifica sin da quando è stato istituito il cup ed è difficile pensare, senza nulla togliere a chi lavora al cup, che le attese siano dovute al numero di telefonate. In fondo il tempo che poi realmente si impiega per prenotare è inferiore ai 5 minuti. Analogamente il problema spid non è certo venuto a galla solo oggi col cup bensì noto sin dalla creazione dello stesso spid.