Fondazione Città del Ragazzo, proclamato lo stato di agitazione

Fondazione Città del Ragazzo, proclamato lo stato di agitazione

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venerdì 25 Settembre 2015 - 22:30

La FP CGIL denuncia lo stato di disagio dei lavoratori e scrive al prefetto per chiedere l’attivazione delle procedure di conciliazione del conflitto

In città esplode l’ennesima vertenza di lavoro. Accade alla Fondazione Città del Ragazzo , dove la Fp Cgil ha deciso di proclamare lo stato di agitazione .

La decisione è stata assunta durante l’assemblea dei lavoratori , che si è tenuta alla presenza della segretaria generale, Clara Crocé e del legale Lucia Noschese.

Il sindacato fa sapere che la Fondazione ha comunicato le procedure di riduzione del personale o in alternativa l’applicazione del contratto di solidarietà.

Nel corso dell’ultimo incontro, "la FPCGIL ha richiesto della documentazione che , a tutt’oggi, risulta parzialmente trasmessa da parte della Fondazione. Non riusciamo a comprendere i motivi per i quali – dichiara la Crocè– la Fondazione non abbia ancora fornito copia del bilancio relativi agli anni 2013- 2014- 2015, i costi di gestione della struttura, le attività della Fondazione, l’elenco del personale distinto per “gestioni”. Secondo quanto riporta la Fp Cgil, il legale rappresentante della Fondazione si è limitato a trasmettere l’elenco del personale della Casa di Riposo “ Pro Senectute”.

I lavoratori hanno rappresentato profondo disagio e preoccupazione per la situazione economica , considerato che una eventuale riduzione del numero di unità o dell’orario di lavoro comporterebbe delle ripercussioni negative sull’assistenza agli anziani. I turni di lavoro ad organico completo – siega il sindacato – sono pesantissimi .

Per la Fp Cgil, la situazione è diventata insostenibile e sembra non avere via d’uscita , se non si opera un cambiamento dal punto di vista gestionale.

I lavoratori e la FP CGIL, quindi, hanno proclamato lo stato di agitazione e hanno deciso di inviare una nota al prefetto, Stefano Trotta, per chiedere l’attivazione delle procedure di conciliazione del conflitto previste dall'art. 2, comma 2, della legge 146/1990.

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