Nei giorni scorsi il capogruppo di opposizione Mendolia aveva parlato di un incontro con Faraci, presidente del Consorzio autostrade, e con il deputato Greco. Incontro che, per Foti, non è mai avvenuto. Ma l'opposizione non ci sta; e Greco, interpellato sulla vicenda, conferma tutto
Un'altra polemica arricchisce la già lunga collezione di screzi tra il sindaco di Furnari, Mario Foti, e il gruppo di opposizione "Un'altra Furnari". Il capogruppo di minoranza, Giuseppe Mendolia, aveva infatti comunicato alla stampa di aver avuto recentemente un incontro con il presidente del CAS, Rosario Faraci, sulla possibilità di realizzare uno svincolo autostradale; incontro che, secondo il sindaco Foti, non sarebbe mai avvenuto.
"Non basta un inesistente incontro tra il presidente del CAS ed un consigliere di minoranza, il quale addirittura asserisce che Faraci avrebbe incaricato un tecnico di predisporre una relazione e verificare la fattibilità dell’opera" – scrive Foti, – "un incontro inventato che non si è mai verificato". Nel comunicato, Foti invita inoltre l'on. Marcello Greco, che sarebbe stato presente all'incontro tra Mendolia e Faraci, a prendere le distanze dallo stesso Mendolia.
La risposta del gruppo di minoranza non si è fatta attendere: "Si ribadisce categoricamente che il capogruppo dell'opposizione, insieme all'on. Greco, ha avuto l'incontro con il presidente del Cas. Asserire, a giustificazione della propria inconsistenza politica, che la riunione tra Mendolia, Greco e il presidente del CAS non si sia mai verificata è, prima ancora che mistificazione (ormai abitudinaria), diffamazione; in questo caso anche di un onorevole della Repubblica". Inoltre, interpellato sulla vicenda, Greco ha confermato che l'incontro sarebbe effettivamente avvenuto ai primi di settembre.
Il botta e risposta ha toccato anche il tema dell'acquapark: "Già con una nota del 6 maggio scorso, inviata alla Curatela del fallimento “Procaltour 2000 srl”, il Comune di Furnari manifestava il proprio interesse concreto all’acquisto all’asta dell’immobile" – spiega ancora il sindaco – "rinviando la quantificazione dell’offerta ad un successivo momento, atteso che la stessa è di competenza dell’organo consiliare che dovrebbe individuare le relative risorse di bilancio. Si tratta di una vicenda complessa, stante che per realizzare quella struttura non basta solo acquistare un immobile, ma occorre un’idea progettuale adeguata ed importanti risorse economiche che non possono racimolarsi con l’imbroglio, i convegni fatti in funzione elettorale o con giochi di prestigio".
Anche in questo caso, la controreplica dell'opposizione è arrivata a stretto giro: "Facendo onore ad un' esigenza di verità, ormai divenuta impellente, si invita questa amministrazione a tenere le distanze dal progetto svincolo e acquapark. Se il piglio organizzativo è quello dell'Arena, è meglio che si facciano da parte, visto che tale progetto ha creato solo danni erariali. Non si può giocare con i soldi pubblici solo per apparire".
Sull'Arena Vittorio Emanuele lo scontro si consuma ormai da mesi; ogni polemica termina sull'iniziativa fortemente voluta da Foti: un fiore all'occhiello per la cultura del territorio, che non è stato però compensato da un grande successo di pubblico – qui il resoconto di Rosaria Brancato. "I centri urbani di Furnari e Tonnarella, durante tutta la stagione estiva, apparivano un deserto senza alcuna animazione o manifestazione folkloristica e culturale" – denuncia l'opposizione, – "Sono stati spesi inoltre circa 100.000,00 € di soldi pubblici dei cittadini furnaresi, quando la stragrande maggioranza di essi non ha nemmeno la possibilità di pagare il costo dei biglietti. È bene che si sottolinei che sono stati venduti appena 10.597 biglietti e pertanto, in attuazione alla convenzione sottoscritta dal Sindaco, il nostro comune dovrebbe incassare € 5.298,50, pari a 50 centesimi per ogni biglietto pagato. Ovviamente ci attendiamo tutti che il sindaco fornisca alla collettività il bilancio reale delle spese e degli incassi, al netto delle prestazioni dei dipendenti comunali".
Giovanni Passalacqua