Nata a Messina, Lidia Macrì si è laureata a 20 anni presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, nel corso di Graphic Design Comunicazione d'impresa, con la valutazione di 110 su 110, ricevendo la lode accademica e con largo anticipo sul termine degli studi (fissato per Marzo 2016). Lidia è attualmente la più giovane laureata d'Italia

Un record che, più che statistico, risulta decisamente "sentimentale". Messina è ancora etichettata come la città babba, il centro urbano in cui i ragazzi sono buoni unicamente a scattarsi selfie e non produrre nulla di concreto. Una notizia finalmente controcorrente, però, fa emergere la vera natura di chi ancora crede nel duro lavoro nonostante la giovane età. La messinese Lidia Macrì, 20enne e con largo anticipo sul termine stabilito (fissato a Marzo del 2016) si è laureata con la valutazione di 110 su 110, ottenendo anche la lode accademica, presso il corso di Graphic Design Comunicazione d'impresa all'Accademia di Belle Arti di Catania.

A tutti gli effetti è attualmente la laureata più giovane d'Italia. Ha frequentato in riva allo Stretto il Liceo Artistico "Annibale Maria di Francia", dove si è diplomata, approdando poi in territorio etneo per continuare i suoi studi; una carriera brillante, fatta di successi e duro lavoro, che l'ha portata, lo scorso 23 Settembre, ad indossare la corona d'alloro in tempi record.

L'opinione messinese (soprattutto sui social), nonostante l'eccellente risultato, si è però divisa: alcuni credono davvero nella tenacia dimostrata dalla ragazza, nel sudore impresso sui libri, altri invece hanno addirittura insinuato la presenza di "spintarelle" o stranezze. La madre di Lidia, la signora Claudia, ha quindi dichiarato "Purtroppo mi hanno riferito di commenti poco carini su Facebook rivolti a una ragazza il cui unico interesse è proseguire nei suoi studi che per la loro specificità purtroppo la porteranno fra qualche settimana a lasciare la sua amatissima terra", marcando poi l'effettivo messaggio della notizia, che forse a qualcuno è sfuggito, "Desideravo soltanto associare il nome della mia città e della mia Sicilia a qualcosa di buono ogni tanto perché io credo fortemente nelle potenzialità dei nostri ragazzi".

Lidia, pronta ad affrontare un nuovo cammino carica del suo successo, ha dichiarato: "Sono convinta che la passione e una forte volontà unite con lo spirito di sacrificio siano gli ingredienti per raggiungere i propri obbiettivi, quello che vorrei dire semplicemente è che (sembrerà strano detto da me) non importa a quanti anni si arrivi agli studi, ci possono essere imprevisti durante il percorso di ognuno che può portare allontanamenti o dei ritardi (io stessa avrei dovuto conseguire la mia laurea a luglio ma per alcune scelte ho reputato fosse la miglior soluzione quella di sostenere la discussione a settembre, compiendo così in questo stesso mese i miei 20 anni) l'importante è comunque fissare un traguardo e fare di tutto per raggiungerlo, è vero che ho conseguito la laurea in giovane età ma io non avevo affatto pensato quando mi iscrissi a laurearmi ad una certa età per battere qualche record, quando mi sono iscritta sono entrata in accademia in punta di piedi, conscia che quello era un mondo nuovo ed avevo tutto da imparare, con passione e curiosità, ho preso tutto il tempo che mi serviva dedicandomi anima e corpo ad ognuna delle materie che ho sostenuto, mettendo per ciascuna tutta me stessa non tanto per ottenere un voto, che per me è solo un numero, ma per raggiungere quelle competenze tali da poter dimostrare in qualsiasi momento la mia preparazione quando arriverà il momento di passare dallo studio teorico alla praticità dei fatti. Qualità non velocità direi ripensando al mio percorso che è stato un cammino mirato alla qualità delle competenze acquisite e non alla velocità per raggiungere prima l'obiettivo della laurea. Sicuramente un altro fattore che mi ha spinto a fare sempre meglio e a pretendere sempre di più da me stessa è la Curiosità, per me questa è una chiave fondamentale per riuscire bene in quel che si fa, porsi sempre domande nuove e cercare le risposte mi spinge a guardare ogni cosa come fosse la prima volta, scevra da preconcetti o da esperienze passate che potranno esserci utili nella seconda fase, quando trasformeremo quella curiosità in conoscenza".

Claudio Panebianco