Con sgomento avevamo appreso dell’aggressione turca all’isola di Cipro nel 1568. A nulla è valso il tentativo della Serenissima di strappare l’isola agli infedeli.
Quando tutto, però, sembrava perduto, l’intervento di Pio V, ha portato una ventata di speranza. Indispensabile si è rivelata, infatti, l’importante azione diplomatica della quale si è fatto carico il pontefice.
Chi meglio del papa avrebbe potuto scuotere le coscienze di Genova, Malta, Venezia e Spagna, facendo convergere il comune desiderio di reprimere il pericolo turco nella costituzione di una Santa Alleanza e nella realizzazione di una potente flotta.
Qual è il ruolo, in questo intricato quadro di alleanze, che spetta alla nostra città? Messina ed il suo porto, sono stati scelti per accogliere la flotta, comandata da Don Giovanni d’Austria.
Sappiamo che l’uomo scelto per guidare l’offensiva contro i turchi non manca di credenziali, ricordiamo infatti, che il padre dell’ Eccellentissimo, uomo di media statura, dai tratti avvenenti, sul cui capo una chioma bionda ricopre spesso la fronte, è l’imperatore Carlo V.
IL tanto sospirato arrivo nella città dello stretto è avvenuto in seguito agli scali nei porti di Genova e Roma, città nella quale Don Giovanni ha dichiarato di essere stato ricevuto dal pontefice.
Cosa vi siete detti nel breve tempo trascorso insieme?
Pio V si è detto sicuro che i turchi accetteranno lo scontro, così come Dio concederà la vittoria a noi cristiani. Prendendo congedo non dimenticherò mai queste sue parole “Carlo V vi diede la vita, io vi darò onore e grandezza-.
Queste sono alcune delle dichiarazioni rilasciate a qualche giorno di distanza dall’arrivo di Don Giovanni a Messina, avvenuto, come tutti ricorderanno, lo scorso 23 agosto con una squadra di trentacinque galee.
Contemporaneamente all’arrivo delle prime navi si è diffusa in città la notizia che Alì, generale del sultano Selm II, ha ricevuto l’ordine di raggiungere Lepanto. La città è infatti un avamposto turco.
Il porto della città accoglie intanto nuove imbarcazioni, veneziane, spagnole e i commenti dell’Eccellentissimo non sono stati dei migliori. Sappiamo che le condizioni del naviglio danno spazio a molti dubbi circa la loro robustezza, per non parlare poi delle inesperte truppe a disposizione. I recenti rinforzi ricevuti, permettono, però, ottimistiche previsioni. Le sessanta galee provenienti da Creta e che da Siracusa raggiungeranno Messina, serviranno certamente alla causa.
A poche ore di distanza dalla partenza è stato dato l’ordine di schieramento delle galee, accompagnate nel viaggio da nuimerosi mercantili, carichi di vettovaglie, che il 16 settembre 1571 sono partite dal porto di Messina, accompagnate dalla mano benedicente del nunzio pontificio.
Aspettiamo, ora, la conclusione del viaggio, che voci indiscrete vorrebbero a Lepanto, dove molto probabilmente avrà luogo lo scontro, del quale cercheremo di seguitre il progressivo andamento.