Gli alberi in città servono a ridurre l'iimpatto negativo del cambiamento climatico. ForestaMe può rendere Messina più vivibile
Siamo a metà ottobre e il caldo non sembra volerci abbandonare dopo un’estate torrida in cui anche alle nostre latitudini la temperatura ha raggiunto e spesso superato i 50°. Gli effetti del cambiamento climatico non esistono solo per chi non li vuole vedere. In certi momenti camminare per strada è diventato insostenibile. Il calore del sole è insopportabile e lo è ancora di più per i soggetti deboli, come gli anziani. Per questo è importante, anzi ci spingiamo a dire vitale, il lavoro che sta portando avanti il Comune di Messina con il progetto ForestaMe. I benefici degli alberi per la qualità della vita urbana sono, infatti, ampiamente riconosciuti dalla scienza e dalle politiche ambientali. Piantare tanti alberi in città contribuisce a mitigare il cambiamento climatico, a ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, a regolare il microclima, a favorire la biodiversità, a migliorare il paesaggio e il benessere psicofisico delle persone. Inoltre, gli alberi possono avere un impatto positivo sull’economia locale, creando opportunità di lavoro, aumentando il valore degli immobili e stimolando il turismo.
Gli alberi ci difendono dal caldo estremo e ci fanno risparmiare
Uno dei vantaggi fondamentali degli alberi in città è la riduzione della temperatura atmosferica. Gli alberi creano un’ombra fresca che può abbassare la temperatura anche di 3 gradi rispetto alle aree esposte al sole. Basta osservare la differenza che c’è in una stessa strada tra il lato della carreggiata in cui insistono gli alberi e quella in cui non ci sono. Qui il sole è abbagliante e il caldo è forte mentre dal lato degli alberi la frescura rende più gradevole il nostro cammino, anche quando siamo in macchina.
Condizionatori viventi
Inoltre, gli alberi traspirano acqua che evapora sotto l’effetto del calore solare, sottraendo calore dall’ambiente. Si calcola che una buona quantità di alberi possa riuscire ad abbassare le temperature fino a 8 °C nei mesi estivi. Gli alberi sono quindi dei veri e propri “condizionatori naturali” che rendono le città più vivibili e confortevoli. Anche la temperatura degli appartamenti si abbassa. Possiamo, così, evitare di usare i condizionatori a tutto andare, riducendo, così, il consumo di elettricità. Quest’ultimo aspetto è di particolare rilevanza in questa fase storica in cui guerre e speculazioni di mercato mettono troppo spesso in crisi le nostre certezze e il nostro portafoglio. Infine, particolare non di poco conto, gli alberi aumentano la capacità di drenaggio delle acque meteoriche del terreno. Si riesce, in questo modo, a contenere il rischio di allagamento delle strade in caso di piogge abbondanti.
Gli alberi rendono l’aria più pulita
Un altro aspetto importante da considerare è la quantità di anidride carbonica assorbita dagli alberi. Si stima che un albero di medie dimensioni in un clima temperato possa assorbire tra i 10 e i 50 kg di CO2 all’anno, a seconda del contesto in cui si trova. Questo significa che più alberi ci sono in città, meno CO2 rimane nell’atmosfera, contribuendo a contrastare l’effetto serra e il riscaldamento globale. Gli alberi sono quindi dei veri e propri “pozzi” che catturano e immagazzinano il carbonio attraverso la fotosintesi.
Alberi e salute
Piantare alberi in città è quindi un modo per compensare le emissioni di CO2 generate dalle nostre attività. Importante è anche l’assorbimento di polveri sottili e particolato attraverso le foglie e la superficie delle piante. Non sono questioni di lana caprina: la migliore qualità dell’aria riduce il rischio di malattie cardiovascolari come ictus e ipertensione e porta benefici alle donne in gravidanza e sullo sviluppo del feto.
Gli alberi in città sono anche fonte di esperienze positive per i cittadini.
In diverse città italiane sono state avviate iniziative per coinvolgere la popolazione nella piantumazione e nella cura degli alberi. A Firenze è stato lanciato il progetto “Dona un albero”: chiunque può collaborare ad accrescere il patrimonio verde della città, donando uno o più alberi con una dedica personale. Queste esperienze dimostrano che gli alberi in città non sono solo un bene ambientale, ma anche un’opportunità di partecipazione e di senso di comunità.
ForestaMe può migliorare la vivibilità di Messina
Per concludere, piantare alberi in città è un gesto di grande valore per l’ambiente e per la società. E’ in sostanza un modo per esprimere la nostra responsabilità verso il pianeta e le generazioni future. Per questo dobbiamo proprio andare fieri del progetto ForestaMe, il più ecologico che Messina abbia mai avuto. E, nonostante oggi non abbia responsabilità nell’esecutivo che guida Palazzo Zanca, un doveroso ringraziamento va a Carlotta Previti che ha immaginato l’idea e trovato i fondi per realizzarla.
A noi cittadini spetta soltanto di avere un poco di pazienza, accettando di buon grado i disagi dei lavori che si stanno svolgendo in tante strade di Messina. I benefici che si otterranno saranno di gran lunga superiori. Resta soltanto da sperare che siano state scelte le specie arboree più idonee da piantare e che non manchi la cura necessaria a farle crescere e prosperare.
Mi permetto di dissentire. Gli alberi vanno piantati nei parchi, non ai margini delle strade. Il progetto in questione toglierà luce ai palazzi, comporterà un aumento delle spese comunali per la cura del verde e creerà disagi per le foglie e i rami che cadranno a terra o, peggio, negli scarichi delle acque piovane. Le radici deformano l’asfalto e i marciapiedi creando pericoli per pedoni ed automobilisti. Per me foresta me è quanto di più scellerato poteva fare questa amministrazione comunale
Gli alberi hanno una funzione, ma non piantati “a muzzo”.
Altrimenti tolgono spazio.
E poi se non c’è cura del verde sarà il disastro.
E poi, a Messina, non c’è lo deve insegnare nessuno. Gli alberi ci sono, anzi in passato erano di più e in più strade.
Condivido tutto pienamente, mi trovo in una strada Via Savonarola e adiacenti dove sono stati rimessi a dimora nuovi alberi tre anni fa, in quanto quelli esistenti erano morti. Da quando sono stati piantati non è stata fatta alcuna manutenzione, tanto che qualcuno con la macchina li ha danneggiati fino a pestarli (ma qui è l’educazione civica). Qualche albero nel tempo è cresciuto fino a toccare terra. Gli alberi di Viale Giostra sono stati potati alla bell’è meglio per farli andare sempre più in alto. In sintesi serve programmare anche la cura e manutenzione, altrimenti denaro e tempo sprecato solo sporcizia
Come in un mio precedente commento l’idea di partenza è buona. Ma come in tutte le cose della vita l’idea da sola non è sufficiente: è necessario capacità progettuale, affidabilità nei lavori, attenzione nella cura quotidiana. Non si può solo pensare di finanziare e poi non interessarsi nel modo più assoluto di tutto il resto. E da come si sta operando direi che siamo su questa strada! Quindi è compito di tutti noi mettere in evidenza subito le storture, prima che sia troppo tardi.
Gli alberi in città vanno piantati a fusto piccolo (alberi di arancio, limone ecc.ecc.) perché gli alberi di alto fusto deformano i marciapiedi e le strade. Le piazze dedono essere lasciate libere altrimenti si perde anche la forma armoniosa dei palazzi. Guardate com’erano i giardini di Via Garibaldi negli anni 50/60 dove c’è la statua del Borbone. Adesso è una giungla con i ficus che hanno tolto anche la visione del mare. Guardate Piazza Municipio. Una giungla! Gli alberi in città si piantano con criterio e non in tutte le strade. Poi c’è il problema della cura delle piante. Una volta piantate non vengono più annaffiate e molte seccano. Manutenzione zero e soldi spesi al vento. La Messina giardino degli anni 50/60 non esiste più. Non ci sono più i giardinieri di una volta. Oggi soltato “scassapagghiari”!
Ma con tanti alberi che mancano in città , anche in centro dovevate creare tutti questi problemi ? I residenti delle vie dove state piantando gli alberi , dove devono posteggiare le loro auto ?Tra l’altro molto discutibile la distanza tra una aiuola e l’altra considerando la lunghezza delle macchine moderne . Sul Viale Giostra (tratto via Garibaldi -Viale Regina Elena ) mancano almeno una ventina di alberi , possibile che dopo quella pseudo potatura nessuno abbia segnalato la mancanza . Oltrepassando Viale Regina Elena per andare in autostrada c’è lo spartitraffico dei controviali dove non è stato mai piantato un albero . Forse è più conveniente sventrare una città con costi ragguardevoli invece di piantare alberi , dove esiste lo spazio , che mancano da una vita. In alcune vie che mancano alberi da molto tempo si è pensato di piantarne qualcuno dove si intravedeva l’aiuola invece di piantarne altri dando un’immagine diversa che vedere in una via di 200 metri un solo albero malinconico che tra l’altro è rinsecchito ;una via di queste è via Turinga (una traversa del Viale Giostra per intenderci)per dare un’immagine delle cavolate che state facendo e della fattezza di quanto espongo.