Inaugurato ieri il “Festival del Giallo e del Noir in Sicilia”. Un appuntamento ricco di sorprese e dal grande spessore culturale che, rientrando appieno nella rassegna “Contemporary Art in Sicily – Spadafora”, sancisce l’importante ruolo culturale del comune tirrenico nella provincia messinese.
Spadafora nuovo “polo di interesse culturale per la provincia di Messina”. Così l’ideatore della rassegna “Contemporary Art in Sicily”, Ranieri Wanderlingh, definisce il comune tirrenico ospite del “Festival del Giallo e del Noir in Sicilia”. Un evento di grande importanza culturale che, con l’inaugurazione di ieri, da il via ad una settimana dedicata all’esplorazione del genere giallo e noir siciliano. Argomento principale di tutta la settimana una domanda cui tutti cercheranno di trovare risposta: esiste una scuola siciliana del noir?
Presenti alla giornata inaugurale l’ex sindaco di Spadafora Antonio D'Amico, che ha fatto da supervisore al progetto, lo stesso Ranieri Wanderlingh, il dirigente scolastico del liceo classico Maurolico di Messina Rosario Abbate e Tosi Siragusa della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina.
Giallo al Castello è stato curato da Fulvia Toscano, impegnata da sempre nella promozione di eventi culturali e iniziative di natura letteraria. “Luoghi come il Castello –ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione- sono la casa comune della cultura e come tali vanno vissuti. Con i laboratori creativi in programma durante il Festival e con gli incontri con gli scrittori siciliani vogliamo che il pubblico viva l'esperienza del noir, un genere che in Sicilia rappresenta il punto di confluenza tra l'elemento realistico e una tradizione immaginifica”.
Nel corso della serata inaugurale di “Giallo al Castello. Festival del giallo e del noir di Sicilia” si è svolta la tavola rotonda dal titolo “Noir di Sicilia, tra bilanci e prospettive”. Un interessante discussione a cui hanno preso parte Cristina Marra, scrittrice tra i massimi esperti di noir in Italia, Daniela Privitera, studiosa e docente di italianistica all'università Roma Tre, Antonello Carbone, giornalista e autore del romanzo “A Taormina, d'inverno”, Igor Bivona, creatore della serie di gialli comici dedicata all'ispettore Marine e Ignazio Pandolfo, autore del thriller paranormale “L'ospite oscuro”.
“Il giallo –ha spiegato Daniela Privitera– nasce come romanzo consolatorio perché nella lotta tra il bene e il male sappiamo che sarà il bene a trionfare. Ma questo sistema a circuito chiuso in Sicilia non funziona. Dopo Leonardo Sciascia, il giallo siciliano si trasforma in inchiesta, denuncia sociale, perché nella nostra realtà non è sempre il bene ad avere la meglio. La nostra realtà è essa stessa un giallo”. Ed è forse proprio per questa forte vicinanza alla realtà che i gialli coinvolgono tanto il lettore, finendo quasi col renderlo partecipe di un mondo di fantasia: “Da siciliani sappiamo che la ricerca della verità spesso è una ricerca disperata –racconta Antonello Carbone- per questo i nostri gialli non tengono conto di uno schema tradizionale, ma rimangono incompiuti, aperti nel finale, presupponendo una continuazione e lasciando nel lettore una sensazione di attesa che lo lega emotivamente al personaggio e alla storia raccontata”.
Durante la serata non sono mancati poi momenti divertenti. Igor Bivona smorza i toni noir della serata raccontando di come sia nata la serie di romanzi pubblicati da Navarra Editore sull'ispettore Marineo, romanzi comici che utilizzano l'ambientazione noir “come un pretesto per raccontare altro, per entrare nella mente di un ispettore, soprattutto quando si trova dinanzi alla sua nemesi, il criminale che non riuscirà mai ad afferrare”.
Conclude l’incontro Ignazio Pandolfo che definisce il suo romanzo come la “sommatoria di atmosfere noir, in cui la narrazione si concentra sul Male più che sul Bene. Con l'innesto del paranormale ho voluto definire uno stile, ma il finale rimane comunque aperto, per lasciare spazio a qualcosa di inconoscibile, di indefinito”.
Il festival entrerà adesso nel vivo delle proprie attività già da questo pomeriggio con il laboratorio di fumetto “Noir Comics” tenuto da Lelio Bonaccorso, uno tra i massimi esponenti in Italia dell'arte del fumetto e della graphic novel. Il 28 Ottobre Alberto Samonà, scrittore e discendente dell'ultima famiglia proprietaria del Castello di Spadafora, terrà invece il laboratorio di scrittura e storytelling “Al di là della porta”, durante il quale i partecipanti saranno invitati a costruire un racconto ambientato proprio nel Castello. Il 30 sarà la volta del laboratorio di teatro “Nero su Nero”, dove Vincenzo Tripodo condurrà uno studio scenico su “La scomparsa di Majorana” di Leonardo Sciascia.
La mostra didattica “Un anno in giallo e noir in Sicilia” sarà aperta tutti i giorni dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 20.30, fino a lunedì 2 novembre.
Salvatore Di Trapani