Un viaggio tra gli affetti, le tradizioni, gli avvenimenti che hanno caratterizzato il volto della nostra Sicilia, in particolare della fascia tirrenica. Volti, storie, episodi che l'autrice ha toccato con mano e che restituisce ora al lettore sotto una luce nuova.
E' stato presentato il 28 ottobre, presso la Sala Diana di Milazzo, il primo libro di narrativa scritto da Mariella Di Giovanni. "Graffi di parole" è un'opera che contiene poesie e racconti divisi in sezioni. Nella prima parte del volume si trovano infatti le poesie, suddivise a loro volta in quattro sezioni: la prima dedicata alla poesia in quanto tale; la seconda agli affetti; la terza al lavoro di giornalista e la quarta alla Sicilia. E' poi la volta dei racconti. Qui è possibile fermarsi a riflettere su quegli aspetti del lavoro di giornalista, che l'autrice svolge da tanti anni, attraverso quei contenuti che spesso non entrano nelle pagine di un giornale, ma che nascono spontaneamente dal lavoro di chi scrive, come si evince dalla citazione contenuta nel libro "se le mie scarpe potessero parlare". Ma in questa sezione c'è anche spazio per alcuni racconti autobiografici legati alla vita dell’autrice.
Il volume può essere definito anche come un viaggio tra gli affetti, le tradizioni, gli avvenimenti che hanno caratterizzato il volto della nostra Sicilia, in particolare della fascia tirrenica. Non ultimo il tema dell'incendio del 27 settembre 2014 alla Raffineria di Milazzo. Volti, storie, episodi che l'autrice ha toccato con mano e che restituisce ora al lettore sotto una luce nuova.
Mariella Di Giovanni (Messina, 1962) è una giornalista siciliana che scrive per la redazione di Messina del quotidiano “Gazzetta del Sud”, come corrispondente dalla provincia. Collabora, attraverso il Partenariato della Comunicazione della Regione Siciliana, alla diffusione delle informazioni relative all’attuazione dei programmi comunitari. Ha all’attivo numerosi progetti internazionali e nazionali per la diffusione della cittadinanza attiva. Esperta in discipline giuridiche ed economiche, attraverso esperienze didattiche non formali, lavora con gli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado, dove porta anche la sua esperienza di comunicatore europeo, avvicinando l’Europa agli studenti. Ha curato recensioni giornalistiche per artisti contemporanei. Ha coredatto “L’Europa delle mille città”, Maimone Editore e “Federalismo & Economia”, EDAS Editore. L’esordio letterario è avvenuto nel 2013 con il primo premio nel concorso “Con poche semplici parole” conferitole dall’associazione New Cosmos di Villafranca Tirrena per il racconto breve “Se le mie scarpe potessero parlare”. Nel 2014 si è aggiudicata il secondo posto del premio nazionale “Andrea Vajola” con una silloge di poesie. “Graffi di parole” è il suo primo libro di narrativa edito, in libreria da ottobre 2015 nella collana “Narrando per passione”, di Archeoclub d’Italia Sede di Patti presso Nicola Calabria Editore.
