Dopo un anno di rapporti turbolenti e veri scontri istituzionali tra Prefettura e Comune sulla gestione dell'accoglienza dei minori migranti non accompagnati, l'amministrazione Accorinti decide di fare la sua parte e in vista della scadenza della convenzione del centro Ahmed firma un'ordinanza contingibile e urgente che manterrà aperta la struttura che ad oggi ospita ancora 121 minori.
Tra quattro giorni il centro Ahmed avrebbe dovuto chiudere battenti. Per l’unica struttura che per un anno ha rappresentato la prima “casa” che i giovani non accompagnati trovano in città, una volta sbarcati dopo i lunghi viaggi della speranza e delle disperazione, è in scadenza la convenzione che in questo ultimo anno l’ha resa vero punto di riferimento per la prima accoglienza. Il 25 novembre scade l’ordinanza prefettizia che ha riconosciuto il centro Ahmed come struttura di prima accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e in questi mesi sono stati innumerevoli i solleciti lanciati al Comune dalla Prefettura affinchè si trovasse una soluzione. Il Prefetto Stefano Trotta a più riprese ha letteralmente bacchettato l’amministrazione Accorinti per la mancanza di azioni concrete nell’accoglienza dei minori che è di stretta competenza comunale, ha invocato un impegno serio nel reperimento di nuovi posti o strutture perché il centro Ahmed già da qualche mese si è saturato e non ha avuto più la possibilità di accogliere i minori non accompagnati. E soprattutto con ogni nota ha scandito il passare dei giorni con l’inesorabile avvicinarsi di questa scadenza che imponeva al Comune di trovare un’adeguata sistemazione ai ragazzi che ancora si trovano al centro allestito presso l’ex Ipab Conservatori riuniti e gestito dalla coop Senis Hospes. Appelli che non sono rimasti lettera morta. Questa volta l’amministrazione Accorinti ha deciso di ascoltare il grido di allarme e di fare la sua parte, ha deciso di assumersi quella responsabilità richiamata spesso dal Prefetto Trotta. E così il sindaco Accorinti ha siglato un’ordinanza contingibile e urgente che assicurerà l’assistenza ai minori stranieri non accompagnati in atto ospitati presso il centro Ahmed, nel numero che risulterà alla data del 25 novembre, giorno di scadenza della convenzione stipulata con la Prefettura di Messina. I giovani continueranno dunque ad essere ospitati presso la struttura a cura del Comune che recepirà la convenzione che era stata siglata un anno fa tra il centro e la Prefettura. Nel provvedimento si specifica che «l’ospitalità ai minori non accompagnati dovrà essere limitata al tempo strettamente necessario e documentato per il loro inserimento in centri specificamente accreditati». Questo passaggio si riferisce all’altra azione che intanto l’assessore Nina Santisi e il dipartimento Servizi sociali avevano avviato lo scorso 8 ottobre proprio per fare in modo che fosse il Comune a prendere le redini dell’accoglienza dei minori. Palazzo Zanca aveva attivato le procedure per l’individuazione e il convenzionamento con nuove strutture accreditate presso la Regione per tali forme di assistenza. Pochi giorni fa era stata proprio l’assessore Nina Santisi a lanciare un appello dalla commissione servizi sociali affinchè strutture e realtà cittadine o della provincia si presentassero per stipulare nuove convenzioni. Ma questo non è accaduto e ad oggi non è pervenuta neanche un’offerta. Da qui la necessità di firmare un’ordinanza urgente che manterrà aperto e operativo il centro Ahmed, che ad oggi conta 121 migranti ospiti, a fronte di 160 posti disponibili. Quindi non ci sarà nessun problema per i ragazzi già ospiti. Resta aperta la questione dell’accoglienza perché ad oggi, a due anni dal primo sbarco, la gestione è ancora sotto forma emergenziale, questa ordinanza però è un primo tassello importante che, si spera, possa essere il preludio di quelle soluzioni strutturali invocate dallo stesso assessore Santisi. «L’ordinanza si intenderà revocata allorchè la procedura di gara si concluda con l’individuazione di idonee strutture» si legge nel provvedimento, «in ogni caso gli effetti verranno a cessare alla data del 30 giugno 2016».
Centinaia sono stati i minori migranti che in questo anno al centro Ahmed hanno trovato un tetto, un letto, ma soprattutto quella normalità che un minore scappato a guerre, povertà, violenze, cerca a tutti i costi dopo essere sopravvissuto al mare. Una struttura nata un anno fa su input del Prefetto per togliere i minori dalla tendopoli del Palanebiolo, durante l’ennesima emergenza nella gestione dell’accoglienza dei minori che Palazzo Zanca non aveva saputo affrontare. Oggi una risposta invece è arrivata. Adesso bisognerà però puntare a realizzare un sistema di prima accoglienza che non debba rincorrere le emergenze continue, soprattutto considerato che la città fa i conti con sbarchi numericamente sempre più imponenti.
Francesca Stornate
Minori? Io vedo centinaia ci adulti ben vestiti, nutriti e parlando continuamente agli smartphones.
Li vedete vegetare a p.za del popolo e dintorni..quelli fortunati che vivono nel bel palazzetto al centro, gli altri ai semafori a scollettare.
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