Milazzo e altri 9 Enti del comprensorio hanno commissionato un’analisi sullo Studio di Impatto Ambientale presentato da A2A. E, dalle conclusioni, emerge la mancanza di “dati fondamentali per la conoscenza degli impatti su aria e salute umana”, oltre che di una verifica di sostenibilità
Anche il sindaco Giovanni Formica ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente le osservazioni relative al progetto di riconversione della centrale Edipower di San Filippo del Mela a CSS. Il Comune di Milazzo, insieme ad altri Comuni del comprensorio – Condrò, Furnari, Merì, Monforte San Giorgio, Roccavaldina, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Saponara, Venetico –, ha commissionato alla società Airis di Bologna uno studio approfondito sulle implicazioni del progetto. E le conclusioni dell’analisi sono negative.
Su un punto sembrano convergere tutte le osservazioni sinora presentate da Comuni e associazioni ambientaliste: lo Studio di Impatto Ambientale presentato da Edipower/A2A al Ministero, per richiedere l’autorizzazione in sede di VIA – Valutazione di Impatto Ambientale -, presenta troppe lacune. “Si ritiene che il SIA sia stato elaborato in modo assolutamente lacunoso” – si legge nel documento – “tralasciando dati fondamentali per la conoscenza degli impatti sulla matrice aria e sulla salute umana. Mancano inoltre i presupposti di base per verificare la sostenibilità nel contesto territoriale di un impianto di cui non e stato adeguatamente studiato il bacino di approvvigionamento della materia prima principale, il CSS”.
Alla luce delle conclusioni emerse nello studio, le amministrazioni dei Comuni committenti hanno chiesto il rigetto dello studio di impatto ambientale presentato da A2A, e la chiusura della procedura di VIA con pronuncia negativa di compatibilità ambientale dell'opera.
Giovanni Passalacqua