Lo chiede il consigliere comunale Libero Gioveni, che ricorda l'impegno preso dalla Regione lo scorso anno. Focus sulle aree di Bisconte, Camaro e Fondo Fucile
"La consegna avvenuta ieri dei 20 alloggi di rione Taormina rappresenta solo la fase terminale di un agonizzante percorso che ha origini lontane e che se da un lato non può che generare compiacimento, dall'altro deve servire da monito per riflettere e agire su quanto ancora rimane da fare a questa Amministrazione nelle paralizzate politiche di Risanamento". Si esprime in questi termini il consigliere comunale Libero Gioveni che accende i riflettori “sugli ormai dimenticati 42 milioni per il Risanamento promessi dalla Regione già per l’anno 2014, che avrebbero dovuto dare seguito ai 10 milioni e 900 mila euro parzialmente arrivati nel 2013 e utilizzati per il risanamento del complesso Casa nostra e per l’acquisto sul mercato di alloggi da destinare all’emergenza abitativa. Quest’ultimo è un iter non completato perché mancano ancora all’appello ben 27 alloggi dei complessivi 66 inseriti in graduatoria, per i quali servono altri 2 milioni e 400 mila euro (non ancora accreditati dalla Regione appunto dai 10 milioni e 900 mila). I 42 milioni – insiste Gioveni – sono fondamentali per una pianificazione a breve e a lunga scadenza per il risanamento dei vari ambiti; in particolare, infatti, il consigliere chiede che si faccia chiarezza e si programmino tempi e modalità di intervento:
– sul progetto per la realizzazione di 112 alloggi e di un parco di quartiere in località Bisconte, del quale non si hanno più notizie ufficiali;
– sul Risanamento di Camaro San Paolo basso (l’unico che manca per risanare l’intera zona), visto che in fase di costruzione (dopo uno stop) ci sono già i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna. Ciò consentirebbe anche di cancellare l’obbrobrio rappresentato dalle baracche che si affacciano sul viale di Camaro che si collega direttamente con lo svincolo di Messina Centro, che per i turisti che fanno ingresso in città non costituisce un bel biglietto da visita;
– sul completo Risanamento della baraccopoli di Fondo Fucile costituita da ben 140 famiglie, per le quali non possono bastare gli acquisti sul mercato di alloggi (la cui destinazione deve essere in particolare quella dell’emergenza abitativa);
– sull’emanazione di un bando che regolamenti la mobilità negli alloggi popolari per sopravvenute modifiche dei requisiti originari (per esempio l’aumento dei componenti di un nucleo familiare che comporta l’assegnazione di un alloggio di superficie adeguata)”.
Sono tutte questioni o emergenze annose rispetto alle quali Gioveni auspica la necessaria svolta che serva a gettare le basi per un futuro più roseo rispetto a quanto finora la città ha assistito nel settore del Risanamento delle sue aree degradate.