Monforte San Giorgio. Mentre il Consiglio si prepara a decidere sulla sfiducia, il sindaco azzera la giunta

Monforte San Giorgio. Mentre il Consiglio si prepara a decidere sulla sfiducia, il sindaco azzera la giunta

Serena Sframeli

Monforte San Giorgio. Mentre il Consiglio si prepara a decidere sulla sfiducia, il sindaco azzera la giunta

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giovedì 26 Novembre 2015 - 23:02

A 24 ore dalla seduta di Consiglio che attirerà gran parte dei cittadini, il primo cittadino decide di azzerare la giunta. Appuntamento alle ore 18:30

Mancano solo poche ore al consiglio comunale che decreterà sulla mozione di sfiducia presentata nei confronti del sindaco Cannistrà dai consiglieri Visalli, Nastasi, Casella, Vianni e Pinizzotto, ma non mancano certo i colpi di scena.

Il famoso azzeramento di giunta, chiesto e richiesto più volte dai consiglieri che poi sono diventati i promotori della mozione di sfiducia, è arrivato. Solo qualche giorno fa, precisamente domenica sera, il sindaco Cannistrà aveva incontrato i cittadini definendo la mozione “un attacco personale” e parlando del suo percorso a partire dall’elezione avvenuta nel giugno 2013, spiegando quindi il percorso affrontato e la crisi nata all’interno della maggioranza con distacchi e revoche di diversi assessori.

Proprio un’ex assessore, Rosangela David con delega alle politiche sociali, alle pari opportunità, alla cultura e beni culturali e paesaggistici, al contenzioso e alle politiche comunitarie, ha voluto fare chiarezza su quanto espresso da Cannistrà durante l’incontro: “Erroneamente (o volutamente ?!) il Sindaco ha ricondotto le mie dimissioni dalla carica di Assessore sic et simpliciter al distacco dalla maggioranza dei consiglieri Casella, Nastasi e Visalli. Quanto sostenuto dal Primo Cittadino non risponde al vero: come a lui ben noto la posizione da me assunta lo scorso anno non è stata una “acritica” conseguenza della formazione del gruppo consiliare “La linea continua”. Il Sindaco, forse, dimentica che in occasione della riunione di Giunta successiva alla fuoriuscita dalla maggioranza dei tre consiglieri, alla presenza degli altri assessori in carica, avevo espresso la volontà di proseguire nel percorso intrapreso, evidenziando come il rapporto “sindaco – assessore” fosse un rapporto diretto e fiduciario che per me rimaneva comunque fermo, pur in presenza di un’evidente situazione di crisi politica. E, forse, dimentica anche le contestuali e successive divergenze e fratture maturate in seno all’ esecutivo di fronte alle quali il Sindaco Cannistra' non ha assunto alcuna posizione. Sorprende, dunque, che oggi il Primo Cittadino affermi che la mia sia stata una scelta dettata dalla prima fuoriuscita del gruppo consiliare “La linea continua” laddove, nelle dimissioni chiaramente ho ricondotto la mia decisione al venire meno dell’ “azione di squadra” e del “fondamentale rapporto di comunicazione e fiducia reciproca” all’interno della maggioranza”.

La giunta appena revocata era composta da Antonino Battaglia, nominato nell’aprile 2014, con delega a lavori pubblici, illuminazione ed efficientamento energetico, acquedotto, tutela beni storici, artistici e paesaggistici, sport, turismo e spettacolo; Piera Basile, nominata nell’agosto 2014, con delega a attività produttive, patrimonio comunale, demanio e beni demaniali, servizi cimiteriali, personale e contenzioso; e infine Claudia Cecchi, che ha ottenuto la nomina nel luglio 2015 e che era in attesa di conferimento delega.

Piera Basile non ha perso tempo nel comunicare ai cittadini e ai sostenitori quanto accaduto, esprimendo sicuramente un po’ di disappunto per la scelta intrapresa dal primo cittadino ma promettendo comunque un impegno a sostegno del paese. “Qualche ora fa- afferma la Basile- il sindaco, per evitare la mozione ha deciso di azzerarmi così come richiesto da qualche consigliere a cui evidentemente ho dato fastidio. Il mio anno di politica è stato di continue contrapposizioni che ricevevo da parte di chi invece avrebbe dovuto sostenermi e alle volte, in modo disumano, mi sono stati affibbiati nomignoli disdicevoli proprio da chi, invece, avrebbe dovuto mantenere un comportamento consono al ruolo ricoperto. Ho subito anche gravi attacchi personali che stanno per essere vagliati dalle autorità competenti”.

Quella della Basile è stata la prima esperienza politica: “Ho imparato, nonostante le avversità, ad amare la Politica. Il vero motivo per cui fino ad oggi non avevo lasciato tutto è stato l'affetto della gente che mi ripagava con un abbraccio, un sorriso, per il servizio che stavo svolgendo gratuitamente per la comunità. Nonostante la mia amara esperienza ho capito che non è vero che la politica è sporca, ma lo diventa in base a chi la pratica. Se sei onesto, lo sarai in tutto ciò che fai. Ricordo chi mi ha detto tempo fa "ricorda, una volta che entri in politica, non si esce più", ed io, anche senza carica pubblica, continuerò a fare politica. Con questa esperienza ho imparato a conoscere veramente chi sono le persone e, la peggiore amarezza è che chi in questo momento avrebbe dovuto darmi sostegno, si sia sentito quasi liberato dal mio azzeramento, gli unici che mi hanno dato piena solidarietà sono stati i consiglieri di opposizione che, evidentemente, hanno saputo discernere l'aspetto umani da quello politico”.

L’assessore Claudia Cecchi parla invece di un azzeramento giunto dopo una lunga e travagliata riflessione: “Una decisione presa per il bene del paese volta ad aprire nuovamente il dialogo con i consiglieri per continuare a lavorare per Monforte San Giorgio”.

Da parte mia- prosegue l’assessore- vorrei esprimere un sincero ringraziamento al Sindaco per l'opportunità datami di collaborare con Lui e rinnovare la mia disponibilità per una futura collaborazione”. L’assessore parla di un’esperienza coinvolgente e caratterizzata dal dialogo e dalla progettazione in team: “La collaborazione e il continuo scambio di opinioni con il sindaco, gli assessori e con i membri dello staff, mi hanno dato la possibilità di mettere in campo le mie idee e di trovare strategie e opportunità per raggiungere obiettivi condivisi. Sono consapevole che solo dall'interno, lavorando a stretto contatto e in un'ottica di dialogo serio e costruttivo, sia possibile comprendere il grande impegno profuso quotidianamente e partecipare al cambiamento. Mi auguro che questa nuova possibilità che si apre grazie al sindaco, trovi ampia disponibilità”.

Anche l’assessore Antonino Battaglia ha accolto “con assoluta serenità la decisione del sindaco di azzerare la giunta, alle porte della votazione sulla mozione di sfiducia nei suoi confronti da parte del consiglio comunale, condividendo la ragione di quest'ultimo suo gesto, quale quella, qualora l'esito della mozione di sfiducia dovesse risultare favorevole a lui, di formare una nuova giunta”.

Non posso ovviamente– continua l’assessore- che esprimere una nota di dispiacere per dover concludere questa esperienza di collaborazione con lui che si è rilevata assolutamente produttiva. Non ho potuto capire, infatti, appieno, se non solo attraverso l'inizio di questa esperienza che mi ha portato a stretto contatto con lui, degli effettivi problemi del nostro comune ma, soprattutto, dell'approccio innovativo, razionale e ponderato del suo modus operandi che ha dato un indirizzo ben preciso all' andamento di questa giovane amministrazione a cui io mi sono aggregato con grande entusiasmo. Soprattutto un'azione ispirata all'onestà. Tutto ciò mentre altri sono rimasti solo comparse passive, che proprio per questo, evidentemente, non hanno carpito concretamente questo atteggiamento. Posso dire quindi che è stato un onore per me stare al fianco di questo giovane sindaco col quale si è instaurato un rapporto di fiducia e stima reciproca”.

Sarà ora il consiglio a decidere il futuro amministrativo.

6 commenti

  1. Un sindaco giovane con attributi che sfiorano il terreno.Ho avuto il privilegio di conoscerlo nella sua funzione ed è apparso come un vero politico che abbraccia le esigenze della gente che amministra.

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  2. Un sindaco giovane con attributi che sfiorano il terreno.Ho avuto il privilegio di conoscerlo nella sua funzione ed è apparso come un vero politico che abbraccia le esigenze della gente che amministra.

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  3. Spinto dall’esuberanza e, immagino, dall’amore per il suo paese mi pare di capire che si e’ ritrovato ad avere a che fare con un qualcosa piu’ grande di lui ed ha dimostrato tutta la sua inesperienza e mancanza di capacita’ politiche, di mediazione.
    Come quando si cerca di portare via un giocattolo ai bambini, l’ha presa sul personale iniziando a dire che erano attacchi alla persona (lui insieme a qualche altro, vedi sopra) e cercando di risollevare le sorti della sua fallimentare amministrazione cercando a casaccio alleati (anche chi prima era avversario). Al contempo, facendo cio’, ha dimostrato totale mancanza di maturita’ politica.

    Sarebbe scelta saggia dimettersi.

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  4. Spinto dall’esuberanza e, immagino, dall’amore per il suo paese mi pare di capire che si e’ ritrovato ad avere a che fare con un qualcosa piu’ grande di lui ed ha dimostrato tutta la sua inesperienza e mancanza di capacita’ politiche, di mediazione.
    Come quando si cerca di portare via un giocattolo ai bambini, l’ha presa sul personale iniziando a dire che erano attacchi alla persona (lui insieme a qualche altro, vedi sopra) e cercando di risollevare le sorti della sua fallimentare amministrazione cercando a casaccio alleati (anche chi prima era avversario). Al contempo, facendo cio’, ha dimostrato totale mancanza di maturita’ politica.

    Sarebbe scelta saggia dimettersi.

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  5. L’altra faccia della medaglia, come la vedono in molti: più che con qualcosa più grande di lui ha avuto a che fare con persone troppo piccole, loro sì ricchi di immaturità e incapacità che hanno fatto di tutto per minare l’amministrazione e la sua azione politica, spesso con pretesti ridicoli. Come vedi ognuno ha la sua verità. L’unica cosa indiscutibile (anche se hanno provato a mettere in discussione anche questo) è che Cannistrà ha un’onestà e un’abnegazione verso il suo lavoro fuori dal comune, soprattutto paragonata a quella dei suoi predecessori. Per questo, perdendo questo sindaco, il paese perderebbe anche una grande occasione. Sarebbe scelta saggia continuare a lavorare come ha fatto e ha sempre cercato di fare.

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  6. L’altra faccia della medaglia, come la vedono in molti: più che con qualcosa più grande di lui ha avuto a che fare con persone troppo piccole, loro sì ricchi di immaturità e incapacità che hanno fatto di tutto per minare l’amministrazione e la sua azione politica, spesso con pretesti ridicoli. Come vedi ognuno ha la sua verità. L’unica cosa indiscutibile (anche se hanno provato a mettere in discussione anche questo) è che Cannistrà ha un’onestà e un’abnegazione verso il suo lavoro fuori dal comune, soprattutto paragonata a quella dei suoi predecessori. Per questo, perdendo questo sindaco, il paese perderebbe anche una grande occasione. Sarebbe scelta saggia continuare a lavorare come ha fatto e ha sempre cercato di fare.

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