Il 17 novembre il primo distacco programmato: la città rimarrà senz'acqua per 24 ore
MESSINA. Un programma di investimenti che sfiora i 70 milioni di euro e l’obiettivo dichiarato di raggiungere l’erogazione idrica h24 a Messina entro il 2026. Scatterà il prossimo 17 novembre il primo degli interventi previsti dall’Amam, con risorse del Masterplan, per migliorare l’erogazione di acqua città. In quella data sarà effettuata la prima di sei interruzioni programmate dell’erogazione idrica che consentiranno di intervenire lungo i 60 km dell’acquedotto Fiumefreddo, principale risorsa di approvvigionamento per Messina.
La condotta in acciaio attraversa tutto il versante jonico, da Piedimonte fino a Messina, dove convoglia le acque al serbatoio Montesanto (oggetto di altri lavori). Gli interventi di mitigazione delle vulnerabilità dell’infrastruttura prevedono una spesa di 3milioni e 110mila euro. I lavori sono stati suddivisi in funzione della tipologia di vulnerabilità da mitigare: da una parte quella strutturale legata alle caratteristiche proprie dell’acquedotto; dall’altra, la vulnerabilità gestionale dell’infrastruttura.
I sei interventi programmati lungo l’acquedotto Fiumefreddo consentiranno la realizzazione di un nuovo impianto di protezione catodica, con la sostituzione di apparecchiature di sfiato e saracinesche a presidio degli scarichi, ormai non più efficienti. Sarà ripristinata strutturalmente la galleria idraulica di Forza d’Agrò, con interventi di protezione passiva della tubazione all’interno della stessa galleria.
Una volta al mese, per sei mesi fino ad aprile 2024, sarà necessario interrompere l’erogazione idrica, dato che in molti casi si interverrà con il taglio della tubazione per l’inserimento in linea delle nuove apparecchiature, oppure si dovranno rimuovere le saracinesche in corrispondenza degli sfiati e degli scarichi da sostituire.
La prima interruzione, quella del 17 novembre, prevede in particolare l’installazione di apparecchiature in nove punti dell’acquedotto Fiumefreddo compresi tra Piedimonte e Sant’Alessio.
Tutta questa enfasi e’ consentita o e’ fuori luogo? Il 2026 e’ ancora lontano…. intanto come sempre a subire i disagi siamo sempre noi utenti, e’ facile dire senz’acqua per 24 ore, quando poi in realtà lo abbiamo visto ogni volta con le precedenti interruzioni sono sempre 48!
Nonostante i proclami , i tavoli tecnici….scusate la mia incompetenza ma il venerdì mattina un po’ d’acqua arriverà nelle case dei messinesi o il disagio peggiore sara’ sabato ?
Ma l’acqua dell’ Alcantara non si può usare?
Perche si e’ aspettato tanto oltre 40 anni per fare quello che normalmente in altre realtà si fa periodicamente come manutenzione?
Ripeto alla fine chi non ha grosse riserve d’acqua dovra’ soffrire come sempre…..e speriamo che non piova!!!