Si conclude l’iter propedeutico avviato tredici mesi fa. Nel tempo, il mare ha invaso anche le case e distrutto il campo di calcio. La soddisfazione del consigliere della I circoscrizione, Carlo Dainotta, che ha pubblicato le foto
L’allarme rosso era scattato tra il 5 e il 7 novembre 2014, poco più di un anno fa, quando le fortissime mareggiate avevano accelerato la lenta opera di erosione che da tempo intimoriva gli abitanti di Galati Marina e Santa Margherita.
Quell’evento, almeno, servì a… smuovere le acque. Arrivò un finanziamento da 250mila euro, poi incrementato fino a 400mila, e Il 25 novembre la Protezione Civile Regionale consegnò il progetto per la rifioritura massi a protezione del litorale.
Poi la “lotta” coi soliti lunghi tempi della burocrazia: l’approvazione del progetto e il via libera ambientale in aprile, la consegna dei lavori appena 15 giorni fa alla Pacos Srl di Naro (Agrigento), l’avvio oggi.
Il progetto prevede la sistemazione della barriera frangiflutti esistente nell'area antistante al Marina Sud Residence, a Santa Margherita, ed il proseguimento verso monte con la realizzazione di una scogliera radente sul tratto di arenile compreso tra le Case Raciti e l'area del campo di calcio di Galati per una lunghezza di 325 metri.
“Finalmente – scrive su facebook il consigliere della I circoscrizione, Carlo Dainotta, che ha anche pubblicato alcune foto – dopo anni di battaglie iniziano i lavori di messa in sicurezza del litorale di Galati antistante alle Case Raciti, un problema che ha visto coinvolte molte istituzioni politiche, dalla I circoscrizione, al Comune, ai deputati regionali, e, grazie ai loro incalzanti solleciti, si è avuto un riscontro positivo. Mi auguro che questo sia l'inizio della soluzione dei problemi che interessano tutto il litorale”.
(Marco Ipsale)