A momenti Akademia gioca alla pari con Perugia, ma manca ancora qualcosa. In conferenza stampa sia Bonafede che Rossetto: "C'è ancora da lavorare"
MESSINA – La sfida contro la capolista Perugia ha confermato la forza delle umbre, prime ora con 22 punti, e la loro voglia di tornare subito in Serie A1. Dall’altra parte è stato un primo test da grande per Akademia Città di Messina che non esce dal campo con una bocciatura completa, perché, limando alcuni dettagli, a tratti ha giocato alla pari.
Tra le cose che non hanno funzionato il dover inseguire nel primo set, sicuramente ha influito il giocare un match che poteva consegnare loro la testa della classifica, cosa a cui Akademia nella sua storia non era abituata. Più il “solito blackout”, l’ha definito Rossetto, sul 24-20 del secondo set quando Messina non ha pareggiato il conto dei set.
Il primo a rammaricarsi della partita è stato coach Bonafede che ha sottolineato cosa non è andato: “non riusciamo ad accelerare se non per inseguire” e “il muro difesa non ha funzionato”. Ma l’allenatore di Akademia Città di Messina ha voluto scindere la partita dal percorso, perché se è vero che Akademia per la prima volta in stagione non fa punti in una giornata è anche vero che praticamente alla fine del girone di andata girerà tra le prime, al momento terza a quota 18. Piccoli step che la formazione del presidente Costatino deve compiere piano piano, la sconfitta contro Perugia non è tragica, “un dramma appunto”, ma in questa fase solo un altro mattoncino nel cammino di Akademia. Mercoledì sera ci sarà già la possibilità di un esame di riparazione in trasferta contro Busto Arsizio seconda in classifica a 20 punti.
Bonafede: “Non siamo ancora abituate a certe partite”
Come premessa in conferenza stampa coach Bonafede ha tenuto a dire: “Stasera bisogna tenere ben distaccati il percorso dalla partita, il percorso resta super positivo e alla penultima del girone di andata subiamo la prima partita senza punti e non c’è nulla da dire sul percorso fatto fin qui. Il nostro è un progetto non immediato e viene costruito mattoncino per mattoncino, ci sono potenzialità per fare bene. Loro Perugia hanno un progetto per tornare subito in A1, due progetti che si sono incontrati con percorsi diversi sulla stessa strada”.
Sulla partita l’allenatore è netto: “Non mi ha soddisfatto neanche un poco, belle reazioni ma solo quando inseguivamo. Non si può sprecare vantaggio del secondo set, era il primo match di maturità e si cresce anche attraverso queste decisioni. Ricordiamoci l’amarezza del secondo set, ma comunque poteva finire anche 3-1. Però penso che il pubblico poteva fare la differenza, squadra timorosa non abituata a giocare ancora queste partite. Non sono soddisfatto perché il muro difesa non ha funzionato neanche un po’, bisognerà parlarne, e altra cosa da sistemare avevamo il fuoco dentro solo quando inseguivamo e non lo usavamo per accelerare. Comunque non bisogna fare nessun tipo di dramma. Tra due giorni dobbiamo giocare altra partita forse più difficile di questa”.
Rossetto: “Lavoriamo sul non rincorrere”
Aurora Rossetto al termine del match ha detto: “Purtroppo oggi avendo avuto un avversario diverso abbiamo pagato questi blackout che avevamo già avuto in passato. Con avversari di questo calibro è più difficile e dobbiamo lavorare sulla nostra capacità di imporci fin da subito oppure si rischia di rincorrere le altre squadre. C’è tanto rammarico ma pensiamo alle prossime partite, non ci devono venire dubbi ma dobbiamo lavorare di più. Se a inizio terzo set ha inciso come abbiamo perso il secondo? Nella pallavolo si torna subito in campo e si riparte sempre da 0-0, sarà un altro step mentale da fare”.
Le dichiarazioni dei perugini
Coach Giovi: “È stata una partita come ce l’aspettavamo, un tre a zero bugiardo si vede nell’andamento dei set. Messina è una squadra costruita per fare bene come noi e come altri che vogliono fare il salto. Ci aspettavamo lotta e così è stato. Penso che la cosa bella, al di là del risultato, sia aver giocato e lottato a lungo con una squadra forte anche in un momento nero nostro nel secondo set siamo state brave a trovare la forza di tenere la partita viva. L’inizio del terzo credo sia stata la conseguenza del secondo”.
Gaia Traballi, schiacciatrice di Perugia e migliore in campo: “Ci tenevamo tantissimo a fare bene questa trasferta che ha un grosso peso sulla classifica dopo la vittoria contro Busto Arsizio. Il campionato è ancora lungo siamo solo alla fine del girone di andata e ci siamo tolte delle soddisfazioni che credo meritiamo. Nel secondo set per un momento tutte insieme ci siamo sentite invincibili. Due anni fa sconfitta nel playoff promozione? Ammetto che ho ripensato a quella partita di Messina e volevo vendicarmi, ma ho ricordato con affetto anche chi mi aveva fatto i complimenti dopo quella sconfitta”.