Consiglio comunale, Calabrò: "Assenteista? Ne so più di voi". I colleghi: "Ci offende"

Consiglio comunale, Calabrò: “Assenteista? Ne so più di voi”. I colleghi: “Ci offende”

Giuseppe Fontana

Consiglio comunale, Calabrò: “Assenteista? Ne so più di voi”. I colleghi: “Ci offende”

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giovedì 23 Novembre 2023 - 12:41

Il consigliere del Pd risponde ad attacchi ricevuti "alle spalle" di non partecipare alle commissioni. Gioveni, Milazzo e Oteri: "Chieda scusa"

MESSINA – Il clima non particolarmente pacato che si respira all’interno del Consiglio comunale coinvolge tutti. Le frizioni durante l’ultima sessione di lavori, quella in cui si è parlato del caso Croce ed è stata approvata la commissione Ponte, hanno coinvolto anche il capogruppo del Pd Felice Calabrò e il resto dei colleghi, con uno scambio di battute poco amichevoli.

Calabrò: “Non vengo alle commissioni ma ne so più di voi”

Tutto è nato dal consigliere Calabrò, che ha replicato a presunti attacchi ricevuti informalmente dai colleghi sulle sue assenze nelle varie commissioni. Nel commentare la vicenda Croce, chiedendo una sospensione per attendere la segretaria generale Rossana Carrubba, ha dichiarato: “Da qualche giorno mi viene contestata poco presenza, chiarisco che lo sono quando ritengo di dover essere presenze. Quelle mie poche presenze sono connesse al consiglio comunale perché ho difficoltà a venire in commissione. Non vi preoccupate che ne so più di voi. Ai presidenti e ai segretari di commissione dico di fare attenzione e di fare le opportune verifiche”.

Gioveni: “Mi sento offeso”

Quel “ne so più di voi” non è proprio andato giù a un altro capogruppo, il consigliere di Fratelli d’Italia Libero Gioveni. I due, tra i più esperti e longevi all’interno dell’aula, hanno così inasprito il dibattito. Gioveni ha replicato: “Il collega Calabrò ha sostenuto che i consiglieri comunali che partecipano alle commissioni, quindi anche il sottoscritto, ne sanno meno di lui che non partecipa alle commissione. Ha detto che lui ne sa di più. Lei, presidente, sa bene quanto i consiglieri partecipino fattivamente alle commissioni, compresa la collega Russo, per citare una componente dello stesso gruppo di Calabrò. Mi aspetterei intanto le scuse del collega Calabrò o di chiarire ciò che ha detto, perché non accetto queste offese. Mi sento offeso, un collega che dice ad altri 30 colleghi che studia più di chi partecipa o che ne sa più di chi partecipa, non è accettabile. L’esternazione va rispedita al mittente”.

Calabrò chiarisce: “Qualcuno dice che non vengo mai”

E prima della sospensione accordata dal presidente Nello Pergolizzi, Calabrò ha risposto ancora: “Per educazione chiedo scusa a chi si è sentito offeso e sono scuse sentite. Il presupposto del ragionamento rispetto alla delibera è che in un dibattito d’aula, fuori dalle sedute ordinarie, è stato detto che il collega Calabrò non viene mai, quindi che ne sa. La contestazione era sull’ipotesi di decadenza, che ormai è diventato di dibattito continuo in questo palazzo, del dottore Croce. E qualcuno ha detto: ma pure Calabrò non viene mai. Vi assicuro che la decadenza del consigliere Calabrò non c’è perché viene alle sedute del consiglio comunale. Mi sono posto il problema: magari i consiglieri pensano che non sono preparato sulle delibere perché assente alle commissioni. Dico loro solo di stare tranquilli, le delibere le guardo e le conosco. Collega Gioveni: se si è sentito offeso, glielo dico di cuore, non vengo qui per creare o cercare astio e acredini, ma per fare il mio servizio da consigliere comunale. Se qualcuno ha qualcosa da dirmi, invece di dirlo nei corridoi, venga a dirmelo di persona”.

Milazzo e Oteri: “Non è la prima volta che offende”

Al rientro in aula, Calabrò è andato via, ma il dibattito non si placa. A parlare è così la consigliera Margherita Milazzo: “Mi sento offesa anche io, come il collega Gioveni. Ogni tanto il consigliere Calabrò decide di offenderci. Lui avrà le sue competenze ma ognuno di noi ha le sue. Non partecipando alle commissioni non sa cosa facciamo o diciamo, per me che sono presidente della commissione bilancio i nostri lavori sono propedeutici. Vorrei delle scuse”. E Pergolizzi: “Colleghi, le scuse sono state fatte”. Ma il consigliere Cosimo Oteri di Forza Italia non è d’accordo e se la prende con lo stesso Pergolizzi: “Presidente, non c’è bisogno di interpretare le parole di nessuno. Lei si rivolge a parte dell’aula sia con le orecchie sia con la lingua e non avrebbe dovuto fare andare via Calabrò prima di farci parlare. Comprendo le parole dei colleghi Gioveni e Milazzo, quest’ultima attaccata spesso come se non fosse adatta a fare la presidente della commissione bilancio. Non credo alle scuse di Calabrò perché non è la prima volta che fa queste accuse. Avrei voluto dirgli che avere una laurea in giurisprudenza ed esercitare il ruolo di legale non fa di lui un supereroe. Non è Batman, non è Spiderman, è un consigliere eletto come tutti gli altri. Ha il dovere di rappresentare i cittadini e il diritto di assentarsi quando ritiene, ma non si può permettere di offendere le istituzioni consiglio comunale e la dignità politica di ognuno di noi, compreso lei presidente”.

Russo calma gli animi: “Non voleva offendere nessuno”

A calmare gli animi, pacata ma decisa, alla fine è stata Antonella Russo, anch’essa consigliera del Pd come Calabrò: “Non volevo intervenire in questa querelle che non mi appassiona. Non voglio fare la difesa d’ufficio del collega. Però ricordo che il collega si è scusato se qualche collega si è sentito offeso dalle sue parole ma voglio anche ricordare che la sua è stata una reazione, una risposta a chi direttamente o indirettamente lo ha accusato di assenze. Il senso era questo, l’intento non era offendere né i commissari né il lavoro delle commissioni, che viene fatto”. Caso rientrato? Alle opposizioni converrebbe di sì, soprattutto in vista della scelta del presidente della commissione Ponte. Urge un candidato da contrapporre a Pippo Trischitta, nome scelto ormai da mesi dalla maggioranza politica, che però conta 15 consiglieri su 32.

2 commenti

  1. un consigliere che cambia in continuazione partito è inaffidabile, quindi Trischitta meglio di no

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  2. Calabrò, il tema non è quanto ne sai, il tema è quanto sei presente. Non sviare l’attenzione.

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