Unione dei Comuni jonici, si cerca l'intesa sull'elezione del presidente: vertice dei consiglieri a Furci

Unione dei Comuni jonici, si cerca l’intesa sull’elezione del presidente: vertice dei consiglieri a Furci

Carmelo Caspanello

Unione dei Comuni jonici, si cerca l’intesa sull’elezione del presidente: vertice dei consiglieri a Furci

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giovedì 04 Febbraio 2016 - 23:08

L'incontro è stato fissato per venerdì 12 mentre l'assemblea con all'ordine del giorno la votazione è in programma per il 15 febbraio. In pole position il giovane consigliere furcese Francesco Moschella

C’è fermento in seno agli ambienti politici dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani in vista dell’elezione del presidente e del suo vice, in seguito alle dimissioni di Fabio Orlando e alla dichiarazione di decadenza del suo vice Melina Scarcella. Si cerca una intesa per evitare “traumi”, anche se le polemiche non mancano e sono legate alla decadenza di Scarcella. I consiglieri dell’ente sovra comunale si sono dati appuntamento per venerdì 12 febbraio alle 19 nell’aula consiliare di Furci Siculo per un incontro politico, propedeutico all’Assemblea dell’Unione, convocata dal consigliere anziano Valentina Lo Giudice per lunedì 15 febbraio alle 19 nell’aula consiliare di S. Alessio Siculo. Tra i favoriti alla presidenza c’è il giovane Francesco Moschella, consigliere comunale di minoranza al Comune di Furci Siculo. Nessuna indiscrezione sulla vicepresidenza. Ma circolano anche altri nomi, quindi i giochi sembrano aperti. Se ne saprà sicuramente di più dopo la riunione del 12 febbraio.

L’obiettivo è di convergere su un nominativo in modo da scongiurare eventuali spaccature. Anche se i fermenti, come dicevamo, non mancano. Melina Scarcella è stata dichiarata decaduta in seguito alle dimissioni di Orlando in quanto componente l'ufficio di presidenza. La stessa Scarcella è stata colta di sorpresa: "Siamo all'assurdo", ha dichiarato non appena appresa la notizia. Poche parole da parte del presidente dell’Unione, il sindaco di Pagliara Domenico Prestipino: “Il ruolo mi impone di essere super partes, ma secondo regolamento con le dimissioni del presidente dell’assemblea decade l’ufficio di presidenza. Quindi – rimarca Prestipino – non vedo alcuna anomalia procedurale”. Fabio Orlando, 31 anni, di Roccafiorita, di professione avvocato, aveva presentato le dimissioni da presidente del Consiglio all’inizio di ottobre per motivi di lavoro: “Impegni che mi porteranno fuori regione nei prossimi mesi – scrisse nella lettera depositata all’ufficio protocollo – e per questo ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da presidente del Consiglio, rimanendo consigliere e continuando a credere nel progetto, che, tuttavia, ha bisogno, per prendere definitivamente il volo che tutti noi auspichiamo, di tempo e di presenza maggiori rispetto a quanto possa garantire io in questo momento”.

Carmelo Caspanello

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