Lello sostituisce in panchina il suo omonimo Arturo, squalificato nell’ambito del processo Dirty Soccer. La formazione potrebbe essere la stessa che ha battuto il Monopoli, con le eccezioni del rientro dal primo minuto di Tavares al posto di Leonetti, ceduto in settimana al Rimini, e in porta di Berardi al posto di Addario. Partono dalla panchina i quattro neo acquisti
Da un Di Napoli all’altro. Per il Messina inizia un nuovo campionato con un nuovo allenatore in panchina. Raffaele Lello Di Napoli è solo anonimo di Arturo e prenderà il suo posto dopo la squalifica (di ben 4 anni) arrivata in settimana nell’ambito del processo Dirty Soccer. L’appello è già stato preannunciato ma passerà ancora almeno un mese, forse anche due o più, prima che venga discusso. Nel frattempo i peloritani devono concentrarsi sul campo e dimostrare di avere incassato bene il colpo, continuando sulla scia del lavoro svolto fin qui. Un sesto posto da difendere con le unghie e con i denti, a partire dalla trasferta odierna di Cosenza, dove al seguito ci saranno 250 tifosi giallorossi.
Un impegno tutt’altro che semplice, visto che i silani sono quinti in classifica, a ridosso delle quattro battistrada, e con cinque punti in più dei giallorossi. Nello scorso turno, ad Agrigento, hanno collezionato la quarta sconfitta stagionale, a fronte di nove vittorie e sette pareggi. Il ruolino esterno è simile a quello dei peloritani ma è soprattutto in casa che i calabresi hanno finora costruito le loro fortune. Nessuna sconfitta, come solo Casertana e Benevento hanno saputo fare, appena due pareggi (Akragas e Catania) e sette vittorie, delle quali ben sei di misura e solo una col doppio vantaggio, contro il fanalino di coda Lupa Castelli Romani.
Nonostante il quarto posto in classifica, il Cosenza ha solo il terz’ultimo attacco del campionato, con 17 gol all’attivo (solo Lupa con 13 e Akragas con 14 hanno fatto peggio), ma, di contro, può contare sulla seconda migliore difesa del torneo: 12 gol al passivo, uno in più dell’Andria. Il miglior marcatore è Arrighini (5 reti), seguito da La Mantia e Criaco, entrambi a quota 3.
All’andata fu 2-0 per il Messina, grazie alla doppietta di Cocuzza. 34 i precedenti in Calabria, con 16 vittorie del Cosenza, 15 pareggi (gli ultimi due 0-0) e appena 3 vittorie dei peloritani, l’ultima delle quali nella stagione 1976-77.
Al San Vito, da poco ribattezzato Marulla, il Messina potrebbe scendere in campo con la stessa formazione che ha battuto il Monopoli, con le sole eccezioni del rientro dal primo minuto di Tavares al posto di Leonetti, ceduto in settimana al Rimini, e in porta di Berardi al posto di Addario. L’unico dubbio, al centro della difesa, riguarda Burzigotti, che in settimana ha lavorato a parte e solo da venerdì con i compagni. Hanno svolto lavoro personalizzato anche Bramati, Padulano e Cocuzza, che non saranno disponibili per la trasferta. Ci saranno, invece, ma partiranno tutti dalla panchina i quattro neo acquisti: il difensore Mileto, il centrocampista Russo e gli attaccanti Barisic e Scardina.
(Marco Ipsale)