Non rimarranno accatastate all'autoparco ancora per molto: nel 2024 verrà rispolverato il progetto "Bike to work"
MESSINA – Da un lato le piste ciclabili fioccano nel centro della città, e molto presto anche nella zona più a nord di Messina, dall’altro decine di biciclette elettriche acquistate dal Comune di Messina si trovano ammassate all’interno dell’autoparco municipale di via Bonsignore. Si tratta dei mezzi a due ruote del progetto “Bike to work” (leggi qui i dettagli). Nel 2020 l’ex sindaco Cateno De Luca e la sua vice Carlotta Previti presentarono un’iniziativa molto ambiziosa per Messina: invogliare i cittadini ad andare a lavoro o all’università in bici. Il progetto fu condiviso con l’Università degli Studi di Messina e il rettore dimissionario Salvatore Cuzzocrea. Peccato, però, che a distanza di quattro anni il programma non sia mai partito. Ecco tutta la storia.
Nel 2020 il Comune acquistò 70 biciclette elettriche
L’evento, inserito all’interno del progetto “Messina – A scuola e al lavoro con il Trasporto Pubblico Locale. Iniziative per promuovere la mobilità sostenibile”, è stato finanziato nell’ambito del programma sperimentale del Ministero dell’Ambiente Casa-Scuola – Casa-Lavoro. Il progetto, redatto dal Comune di Messina in partenariato con l’Università degli Studi di Messina e l’A.T.I. Euromobility-CRAS s.r.l., coinvolgeva gli enti pubblici, le aziende, gli ordini professionali, le associazioni di categoria e gli istituti scolastici della città al fine di sensibilizzare tutti i potenziali utenti all’uso di mezzi di trasporto sostenibile. Quindi il Comune di Messina quattro anni fa ha acquistato 70 biciclette a pedalata assistita per metterle a disposizione di lavoratori e studenti maggiorenni.
Bici messe da parte durante il Covid: 27 rubate o vandalizzate
Così però non è stato. La sperimentazione è partita ma si è subito fermata a causa del Covid. Le 70 biciclette a pedalata assistita in realtà hanno mosso i pedali in città per pochissimo tempo. Poco dopo la presentazione del progetto sono state, infatti, parcheggiate all’interno dell’ex mercato ittico e sono rimaste ferme li per tre anni. Nel frattempo qualcuna è stata anche rubata e altre vandalizzate. In totale ne mancano all’appello 27 su 70. Da quando sono iniziate le demolizioni nell’area in cui un domani sorgerà l’I-Hub le bici sono state spostate all’autoparco municipale. E tutt’ora sono li ammassate l’una sull’altra, ma sembra siano ancora in buone condizioni.
Salvo Puccio: “Entro febbraio assegneremo le 43 bici rimaste”
Il programma “Bike to work” ancora prima di vedere la luce è finito in cantina, o meglio all’autoparco. Ma ora che la città ha cambiato volto, le piste ciclabili del centro sono in fase di completamento e si sta lavorando molto per avvicinare i cittadini alla mobilità dolce e sostenibile sarebbe il caso di dargli una spolverata. Ed è proprio questo che si farà nel 2024. Il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio spiega che è intenzione dell’amministrazione comunale dare seguito al programma lanciato da De Luca. E’ già stata rifatta la procedura dal dipartimento Viabilità per l’assegnazione dei bonus per acquisto di monopattini e bici elettriche. Sì perché il progetto prevedeva anche un incentivo economico per l’acquisto di 250 monopattini e 600 biciclette a pedalata assistita. I bonus saranno assegnati, come da graduatoria già stilata nel periodo precedente al Covid, a dipendenti di enti che si erano già consorziati al progetto: fra questi l’Asp, l’Agenzia delle Entrate e l’Università degli Studi di Messina. Parallelamente è stato richiesto un preventivo per rimettere in sesto le 43 bici rimaste e assegnarle ai beneficiari entro febbraio 2024.
La bici come mezzo di trasporto per andare a lezione o in ufficio
Insomma l’anno appena iniziato potrebbe essere quello decisivo per vedere finalmente queste bici circolare in città. L’obiettivo è sempre quello da cui partiva inizialmente il progetto: usare la bicicletta come mezzo di trasporto alternativo per andare a lezione o in ufficio. Adesso con un incentivo in più, ovvero le nuove piste ciclabili, che garantiranno ai ciclisti di muoversi in città in maniera sostenibile e in sicurezza.
Non sanno custodire un bene comune.
messina è messina
non c’è niente da fare
vergogna dell’italia
Una batteria non ricaricata per 4 anni é una batteria da sostituire. Li troveranno i soldi?
Le bici per trasferirsi sono improponibili per il territorio Messinese con molte colline.
Molti ciclisti anche elettrificati intendono usare i marciapiedi come loro pista.
I più pericolosi sono quelli elettrificati che sfrecciano ad alta velocità anche alle spalle dei pedoni ,suonando all’improvviso, per farsi strada senza rallentare.
Il marciapiede deve restare MARCIAPIEDE!
Vergognatevi per gli stipendi che percepite, sono rubati vista la incapacità palesamente dimostrata.Sono un cittadino incavolato, le mie tasse pagate non possono essere scialacquate in tal modo.
Comprate le bici elettriche i monopattini per buttare i denari dei cittadini.
Ci sono tante cose da fare ,ascoltate i suggerimenti. Grazie
L’allora sindaco Accorinti aveva dichiarato che erano state acquistate bici elettriche destinate al corpo della Polizia Municipale , che fine hanno fatto ? Anche queste sono buttate da qualche parte o sono anche queste in parte sparite ? Qualcuno ha notizie in merito ?
L’importante è di aver creato piste ciclabili e aver distrutto una città, alla faccia dei messinesi, tutto il resto non conta. Evviva la presunzione e l’ignoranza (in materia).
Soldi pubblici buttati nel wc, come quelli spesi per le piste ciclabili.
Un preventivo per rimetterle in sesto 🤔…..quindi altri soldi da spendere ,sprecati, visto che 27 biciclette le hanno rubate 😖….. mettete all’ asta queste rimaste e date il ricavato in beneficenza che è MEGLIO .
Sorvolando su quelle comprate anni prima alla Polizia Municipale!
Soldi buttati. Io ì messinesi a zappare li manderei…non meritano nulla. Però quando si tratta di azioni di inciviltà, non li batte nessuno…i numeri uno sono.
Fesserie.
In 4 anni di fermo saranno guaste.
Come minimo saranno obsolete nella tecnologia. ….
Riparare e rimettere in sesto quanto CI costerà.
Perché sotto questa amministrazione sono rimaste a marcire????? Forse nel 2024…
La colpa di chi é????? Mahh… Bohh.
Ma perché gli scooter aspira feci canine vanto di De Luca con tanto di foto con la V di vittoria?
Ci dite che fine hanno fatto quelle patacche spacciate per soluzione?
3 Mila euro l’uno…se non ricordo male.